PERUGIA – Si chiama Ester Castano, lavora a Milano, è giornalista pubblicista e segue la cronaca locale. Ieri ha partecipato, a Perugia, alla sesta edizione della Giornata della memoria dei giornalisti uccisi da mafie e terrorismo. Portando la sua testimonianza di “minacciata” a seguito dei suoi articoli su affari, politica e legami con la criminalità organizzata. “Racconto Milano e il suo hinterland – ha detto la Castano -, sono una free lance, precaria e prendo tre euro al pezzo. Ho ricevuto diverse minacce, querele pretestuose per i miei articoli su possibili infiltrazioni della ‘ndrangheta. Sono un mezzo per fermare la mia attività, anche perché da precaria è difficile e oneroso far fronte a eventuali vie legali. Lavoro per passione, ma non è semplice”.
Anche Chicco Alfano, figlio di Beppe Alfano, il giornalista ucciso dalla mafia in Sicilia ha fatto riferimento alle “minacce” e alle “querele intimidatorie”, utilizzate come strumenti per “bloccare l’informazione” e la “dignità di uomo libero”. Ha poi parlato di questa giornata come di “un’occasione importante per non dimenticare le vittime dell’informazione”.
Anche Chicco Alfano, figlio di Beppe Alfano, il giornalista ucciso dalla mafia in Sicilia ha fatto riferimento alle “minacce” e alle “querele intimidatorie”, utilizzate come strumenti per “bloccare l’informazione” e la “dignità di uomo libero”. Ha poi parlato di questa giornata come di “un’occasione importante per non dimenticare le vittime dell’informazione”.
