PALERMO – Quattro mesi di tempo non sono bastati ai Comuni siciliani per dotarsi dell’Ufficio per le relazioni con il pubblico. Uno strumento previsto, tra l’altro, da ben due distinti decreti del Presidente della Regione. Nonostante la diffida inviata dall’assessore alle Autonomie locali, Caterina Chinnici, su 79 enti, 22 non si sono ancora attivati per istituire finalmente il proprio Urp. E tra questi figurano Comuni illustri e di notevole grandezza.
Questo accade anche a causa di un “vuoto” legislativo che è quello delle misure di penalità: praticamente non esiste alcuna norma che disciplini specifiche “punizioni” per il Comune inadempiente. Unica contromisura, l’invio di un commissario ad acta dalla Regione.
Forse anche per questo i Comuni siciliani restano sordi di fronte alla necessità di una maggiore trasparenza. (continua)
Questo accade anche a causa di un “vuoto” legislativo che è quello delle misure di penalità: praticamente non esiste alcuna norma che disciplini specifiche “punizioni” per il Comune inadempiente. Unica contromisura, l’invio di un commissario ad acta dalla Regione.
Forse anche per questo i Comuni siciliani restano sordi di fronte alla necessità di una maggiore trasparenza. (continua)
