SIENA – Sono 12 le persone indagate complessivamente nell’ambito delle inchieste della Procura di Siena per il filone d’indagine sulla cosiddetta del ‘Banda del 5%’ legata all’attività di MpS. Per loro le ipotesi di reato sono, a vario titolo, di truffa aggravata e riciclaggio. È quanto si apprende da fonti giudiziarie a seguito delle perquisizioni condotte dalla Guardia di Finanza italiana in varie città del Paese e nel Canton Ticino, in Svizzera.
Alcuni dei 12 indagati sono nuovi nell’inchiesta, mentre altri erano già stati iscritti sul registro dalla Procura di Siena nel febbraio scorso. All’origine delle perquisizioni condotte in accordo con le autorità elvetiche ci sarebbe l’ipotesi di sfruttamento di alcuni titoli tossici mediati da una finanziaria di Paradiso, nel Canton Ticino in Svizzera.
Le compravendite dei titoli tossici sarebbero avvenute, secondo l’ipotesi dell’accusa, in danno a MpS. Le Fiamme gialle hanno eseguito una quindicina di perquisizioni in alcune città italiane, tra cui Milano, Bologna, Ravenna e Roma.
Alcuni dei 12 indagati sono nuovi nell’inchiesta, mentre altri erano già stati iscritti sul registro dalla Procura di Siena nel febbraio scorso. All’origine delle perquisizioni condotte in accordo con le autorità elvetiche ci sarebbe l’ipotesi di sfruttamento di alcuni titoli tossici mediati da una finanziaria di Paradiso, nel Canton Ticino in Svizzera.
Le compravendite dei titoli tossici sarebbero avvenute, secondo l’ipotesi dell’accusa, in danno a MpS. Le Fiamme gialle hanno eseguito una quindicina di perquisizioni in alcune città italiane, tra cui Milano, Bologna, Ravenna e Roma.
