Una vicenda lunga 21 anni: Garofalo ha annunciato che entro marzo porterà il documento in Consiglio. Il nuovo documento, redatto nel ‘90, è ormai inadeguato alle esigenze della città
Enna – C’è uno strano silenzio per il Piano regolatore generale: in questo momento infatti si conosce poco o niente dello strumento urbanistico ennese, che si trascina da 21 anni (inizio dell’iter burocratico 1990) senza trovare uno sbocco definitivo. Anzi lo stresso Prg, elaborato dal professor Leonardo Urbani e dalla sua èquipe tecnica incomincia, come è ovvio, a sentire l’usura del tempo: a sostenere più volte la tesi che ormai il documento è inadeguato alla realtà odierna e non rispetta le esigenze della collettività ennese è stato lo stesso Consiglio comunale. Le ultime notizie sul Prg risalgono ad una riunione di Consiglio comunale sotto l’amministrazione Agnello, quando la protesta del consigliere Filippo Fiammetta del Pd, oggi indipendente, fece mancare il numero legale proprio nella seduta che doveva approvare il Prg, prima che lo stesso venisse messo a disposizione delle forze imprenditoriali, sindacali ed anche dei cittadini per la presentazione di osservazioni, rimostranze e ricorsi.
Non esaminato in quella riunione, tutto il carteggio del Prg è finito in un cassetto e dello strumento urbanistico non si è più parlato; l’apposita Commissione comunale specifica che non lo sta trattando perché impegnata a rivedere il regolamento edilizio. Per il resto non ci sono novità dell’ultima ora, non ci sono iniziative per cercare di chiudere questa vicenda, che ha superato i vent’anni e che sta condizionando le attività edilizie del comune capoluogo. Il sindaco Paolo Garofalo conosce molto bene il cammino del documento urbanistico, dato che all’inizio della scorsa legislatura ha ricoperto la carica di assessore comunale all’urbanistica; proprio Garofalo si era impegnato all’atto della sua elezione a sindaco di chiudere definitivamente e concretamente l’iter di approvazione del Prg.
Ma da diversi mesi è calato il silenzio; l’ultima notizia riguarda il Piano commerciale, che dovrebbe essere parte integrante dello strumento urbanistico, per il quale è stato nominato recentemente un commissario ad acta: anche qui dunque non mancano gli ostacoli da superare. Se la Commissione comunale, come detto, sta trattando il regolamento edilizio, tutto questo sta a significare che il Prg è stato per ora messo da parte con tutte le conseguenze del caso. Nel frattempo sul territorio si costruisce comunque ed ovunque con la conseguenza che si dovrà rivedere la situazione, specie della periferia, laddove sono visibili le ultime costruzioni realizzate, soprattutto nella zona di Pergusa.
Interpellato a tal proposito il sindaco, Paolo Garofalo, si è impegnato a portare in tempi brevi (fine febbraio-primi di marzo) il Prg all’esame del Consiglio comunale per l’approvazione e, quindi, si procederà alla sua esposizione ed alla presentazione dello strumento urbanistico alle forze sociali, imprenditoriali e sindacali.