Illeciti. Efficienza e imparzialità nella Pa non esistono.
Rapporti di pubblico impiego. Senza procedure di selezione accessibili agli aventi diritto: violato il principio di accesso alla Pubblica amministrazione in base al concorso pubblico.
Viaggi all’estero. Disposti senza plausibile motivazione della spesa, mentre la missione deve rispondere ai fini istituzionali dell’ente e vi possono partecipare soggetti deputati a quei fini.
Debiti fuori bilancio; attività contrattuale della Pa svolta illecitamente; ritardi nell’adozione di provvedimenti; illeciti nella gestione del personale e nell’affidamento di consulenze; indebiti rimborsi a case di cura private; mancata restituzione di somme alla Regione da parte di enti di formazione; violazione di regole di evidenza pubblica nell’assunzione di personale nelle Ato. L’elenco degli illeciti nella Pa, riportato nel comunicato stampa del procuratore regionale della Corte dei Conti Sicilia, Guido Carlino, è così lungo che non sorprende il fatto che l’ammontare del danno erariale accertato è quadruplicato rispetto al 2009, quando era di 34 milioni di euro e addirittura sette volte quello accertato nel 2008 quando era quasi di 19 milioni di euro. (
continua)