Lei è stato nostro ospite nel 2009, com’è cambiata la situazione in questo anno?
“Le cose non sono molto cambiate. Rispetto al 2009, dove facevo rilevare la grave carenza dell’organico, abbiamo avuto un apporto di nuovi magistrati, la carenza dell’organico era del 50%. Nel settembre 2009, infatti, sono arrivati 12 nuovi magistrati che hanno consentito di sperare in un recupero di molti servizi, in particolare nell’area del civile. I nuovi magistrati sono stati distribuiti per destinazione di legge, perché non posso andare in posti per i quali maggiore anzianità: Procura della Repubblica, Sostituto procuratore a prima nomina, non possono gestire i processi penali monocratici e neppure andare all’ufficio del Gip-Gup. Ciò ha consentito in parte a risolvere la carenza di organico, ma abbiamo continuato ad avere grossi problemi al monocratico penale e all’ufficio Gip-Gup. L’assurdità dell’assetto normativo è quello che al monocratico penale può essere assegnato un Giudice onorario (Got) che viene ritenuto dalla legge idoneo, mentre la stessa considera non idoneo il giudice professionale che ha superato un concorso e che accede all’ufficio solo dopo un tirocinio molto lungo. Per sopperire all’emergenza della carenza di organico nelle Procure, dove ci sono stati vuoti anche del 100% (vedi Enna, Gela), è stato previsto un provvedimento limitato riguardo l’ultimo concorso, i cui vincitori si immetteranno in servizio ad aprile, di destinare i magistrati di prima nomina anche negli uffici di procura come Sostituti procuratori. Questo provvedimento però non è stato previsto per il monocratico penale che meriterebbe di essere attenzionato. Sono stato costretto a trasferire d’ufficio alcuni colleghi della sezione civile che avevano l’anzianità richiesta per piazzarli al monocratico penale. Il settore che ha maggiormente beneficiato dell’arrivo dei nuovi magistrati è stato il civile dove abbiamo avuto un rendimento a fine anno di oltre 1.300 sentenze rese, cosa che non si verificava da anni. Più del doppio delle sentenze dell’anno precedente”.
“Le cose non sono molto cambiate. Rispetto al 2009, dove facevo rilevare la grave carenza dell’organico, abbiamo avuto un apporto di nuovi magistrati, la carenza dell’organico era del 50%. Nel settembre 2009, infatti, sono arrivati 12 nuovi magistrati che hanno consentito di sperare in un recupero di molti servizi, in particolare nell’area del civile. I nuovi magistrati sono stati distribuiti per destinazione di legge, perché non posso andare in posti per i quali maggiore anzianità: Procura della Repubblica, Sostituto procuratore a prima nomina, non possono gestire i processi penali monocratici e neppure andare all’ufficio del Gip-Gup. Ciò ha consentito in parte a risolvere la carenza di organico, ma abbiamo continuato ad avere grossi problemi al monocratico penale e all’ufficio Gip-Gup. L’assurdità dell’assetto normativo è quello che al monocratico penale può essere assegnato un Giudice onorario (Got) che viene ritenuto dalla legge idoneo, mentre la stessa considera non idoneo il giudice professionale che ha superato un concorso e che accede all’ufficio solo dopo un tirocinio molto lungo. Per sopperire all’emergenza della carenza di organico nelle Procure, dove ci sono stati vuoti anche del 100% (vedi Enna, Gela), è stato previsto un provvedimento limitato riguardo l’ultimo concorso, i cui vincitori si immetteranno in servizio ad aprile, di destinare i magistrati di prima nomina anche negli uffici di procura come Sostituti procuratori. Questo provvedimento però non è stato previsto per il monocratico penale che meriterebbe di essere attenzionato. Sono stato costretto a trasferire d’ufficio alcuni colleghi della sezione civile che avevano l’anzianità richiesta per piazzarli al monocratico penale. Il settore che ha maggiormente beneficiato dell’arrivo dei nuovi magistrati è stato il civile dove abbiamo avuto un rendimento a fine anno di oltre 1.300 sentenze rese, cosa che non si verificava da anni. Più del doppio delle sentenze dell’anno precedente”.
Qual è la situazione attuale?
“Cinque colleghi con maggiore anzianità di servizio hanno chiesto il trasferimento e siamo di nuovo in carenza. A Caltanissetta mancano cinque magistrati ordinari e due presidenti di sezione. La caratteristica di questo ufficio è la ciclicità del personale. Ad aprile arriverà solo un nuovo magistrato visto che al momento della decisone sulla distribuzione dei vincitori del concorso le esigenze del Tribunale di Caltanissetta non erano tali da creare una copertura totale”.
“Cinque colleghi con maggiore anzianità di servizio hanno chiesto il trasferimento e siamo di nuovo in carenza. A Caltanissetta mancano cinque magistrati ordinari e due presidenti di sezione. La caratteristica di questo ufficio è la ciclicità del personale. Ad aprile arriverà solo un nuovo magistrato visto che al momento della decisone sulla distribuzione dei vincitori del concorso le esigenze del Tribunale di Caltanissetta non erano tali da creare una copertura totale”.
Quanti sono i giudici in organico?
“Il Tribunale di Caltanissetta prevede 33 magistrati: il presidente del Tribunale, 5 presidenti di sezione e 27 magistrati. Allo stato attuale mancano 2 presidenti di sezione e 5 magistrati ordinari, una scopertura del 20%”.
“Il Tribunale di Caltanissetta prevede 33 magistrati: il presidente del Tribunale, 5 presidenti di sezione e 27 magistrati. Allo stato attuale mancano 2 presidenti di sezione e 5 magistrati ordinari, una scopertura del 20%”.
Come siete con gli arretrati?
“Sinora non si avverte la carenza di organico, un po’ per il monocratico penale dove nonostante abbia potuto provvedere con i trasferimenti certamente non ho potuto sguarnire del tutto la sezione civile. In questa sezione c’è un posto vacante. Il problema maggiore è il civile dove ci sono procedimenti che durano da anni, anche se sono state date le direttive per la trattazione dei processi più vecchi. Uno stralcio dei vecchi processi è stato trattato dai Giudici onorari aggregati (Goa), al momento scaduti dal loro incarico. L’arretrato è fisiologico, non si può chiedere ai colleghi di annullare la loro vita privata, si può chiedere un sacrificio per un certo periodo anche se il magistrato, per non incappare nei provvedimenti disciplinari se non si depositano i provvedimenti entro i tempi stabiliti, anziché godersi le ferie si scrive le sentenze. Sono orgoglioso di avere i colleghi che con cui collaboro, perché sono consapevole che danno il massimo”.
“Sinora non si avverte la carenza di organico, un po’ per il monocratico penale dove nonostante abbia potuto provvedere con i trasferimenti certamente non ho potuto sguarnire del tutto la sezione civile. In questa sezione c’è un posto vacante. Il problema maggiore è il civile dove ci sono procedimenti che durano da anni, anche se sono state date le direttive per la trattazione dei processi più vecchi. Uno stralcio dei vecchi processi è stato trattato dai Giudici onorari aggregati (Goa), al momento scaduti dal loro incarico. L’arretrato è fisiologico, non si può chiedere ai colleghi di annullare la loro vita privata, si può chiedere un sacrificio per un certo periodo anche se il magistrato, per non incappare nei provvedimenti disciplinari se non si depositano i provvedimenti entro i tempi stabiliti, anziché godersi le ferie si scrive le sentenze. Sono orgoglioso di avere i colleghi che con cui collaboro, perché sono consapevole che danno il massimo”.
Qual è la sua idea sulla riforma giudiziaria?
“Bisognerebbe conoscerla meglio, poiché si parla di riforma del sistema giudiziario ormai da anni. La razionalizzazione delle sede giudiziarie, ad esempio, si scontra spesso con le resistenze delle comunità locali, perché rimuovere un ufficio giudiziario da un territorio dove da anni si trova radicato viene vissuto come una demutio. Ciò nonostante sono orientato ad una razionalizzazione che ritengo indispensabile. Occorrerebbe eliminare uffici che non sono utilmente gestiti e sarebbe meglio accorparne alcuni”.
“Bisognerebbe conoscerla meglio, poiché si parla di riforma del sistema giudiziario ormai da anni. La razionalizzazione delle sede giudiziarie, ad esempio, si scontra spesso con le resistenze delle comunità locali, perché rimuovere un ufficio giudiziario da un territorio dove da anni si trova radicato viene vissuto come una demutio. Ciò nonostante sono orientato ad una razionalizzazione che ritengo indispensabile. Occorrerebbe eliminare uffici che non sono utilmente gestiti e sarebbe meglio accorparne alcuni”.
Formare i funzionari per i sistemi informatici. Ottimizzare i rendimenti e i servizi
Qual è il vostro livello di informatizzazione?
“L’informatizzazione da un grosso aiuto in termini di tempo e trasparenza. Tuttavia alcuni comparti sono carenti, con alcune resistenze di carattere anche culturale per una categoria di collaboratori delle cancellerie e funzionari che non sono avvezzi a gestire i servizi informatici. Gli archivi inoltre non sono ancora informatizzati. Il Ministero dovrebbe dare da un lato le risorse finanziarie e dall’altro promuovere la formazione del personale. Giustamente viste le carenze finanziarie il Ministero si trova in difficoltà. Per il personale di cancelleria le carenze strutturali sono state già da tempo segnalate e sono crescenti. I pensionamenti si assottigliano e non c’è turn over; addirittura per alcune figure professionali lasciate vacanti è intervenuto un provvedimento di soppressione del posto da parte del Ministero. Da più di 10 anni non si bandisce un concorso per cancellieri”.
“L’informatizzazione da un grosso aiuto in termini di tempo e trasparenza. Tuttavia alcuni comparti sono carenti, con alcune resistenze di carattere anche culturale per una categoria di collaboratori delle cancellerie e funzionari che non sono avvezzi a gestire i servizi informatici. Gli archivi inoltre non sono ancora informatizzati. Il Ministero dovrebbe dare da un lato le risorse finanziarie e dall’altro promuovere la formazione del personale. Giustamente viste le carenze finanziarie il Ministero si trova in difficoltà. Per il personale di cancelleria le carenze strutturali sono state già da tempo segnalate e sono crescenti. I pensionamenti si assottigliano e non c’è turn over; addirittura per alcune figure professionali lasciate vacanti è intervenuto un provvedimento di soppressione del posto da parte del Ministero. Da più di 10 anni non si bandisce un concorso per cancellieri”.
Quali sono gli obiettivi che intende raggiungere nell’anno in corso?
“L’obiettivo è sempre quello di ottimizzare i rendimenti e i servizi, però non posso nascondere che questo intendimento si scontra con la carenze di mezzi e di uomini. Se le cose dovessero restare così sul fronte della giustizia civile non credo riusciremo a ridurre la pendenza, sarà un successo se manteniamo gli standard che abbiamo avuto e a mantenere il numero di sentenze che sono state rese. Sotto il profilo del penale c’è la carenza sopratutto nel monocratico che nel nostro tribunale rappresenta il lavoro più cospicuo nel settore. Sarei lieto se si riuscisse a mantenere il trend sinora ottenuto”.
“L’obiettivo è sempre quello di ottimizzare i rendimenti e i servizi, però non posso nascondere che questo intendimento si scontra con la carenze di mezzi e di uomini. Se le cose dovessero restare così sul fronte della giustizia civile non credo riusciremo a ridurre la pendenza, sarà un successo se manteniamo gli standard che abbiamo avuto e a mantenere il numero di sentenze che sono state rese. Sotto il profilo del penale c’è la carenza sopratutto nel monocratico che nel nostro tribunale rappresenta il lavoro più cospicuo nel settore. Sarei lieto se si riuscisse a mantenere il trend sinora ottenuto”.
Curriculum
Claudio Dall’Acqua è in magistratura dal gennaio 1970, iniziò la sua esperienza professionale alla Pretura di Nicosia, nel distretto di Caltanissetta, continuandola in quello di Palermo, come Pretore di Carini e successivamente di Monreale. Ha esercitato le funzioni di giudice istruttore presso l’ufficio Istruzione del Tribunale di Palermo; fu poi trasferito alla Corte di Appello di Palermo svolgendo le funzioni di consigliere nel settore Civile e presidente della seconda sezione Penale. Dal 6 novembre 2008 è presidente del Tribunale di Caltanissetta.
