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Ambiente, l’Ue accusa la Sicilia

Ambiente. Le inadempienze nel mirino dell’Ue. Le questioni. Nell’Isola vi sono 600 discariche di rifiuti ancora da bonificare, le polveri sottili sforano spesso i limiti di legge nelle grandi città, in 74 comuni i depuratori non esistono o funzionano male. Conto alla rovescia. Si tratta di problemi sollevati dai richiami ufficiali europei, ma rimasti irrisolti. La Regione lavora alla definzione di piani, ma il tempo scorre e l’ora delle pesanti sanzioni economiche si avvicina.

PALERMO – Alla Regione percepiscono il fiato sul collo delle infrazioni europee.
Nei giorni scorsi il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ha scritto a Palermo, destinatario Raffaele Lombardo, per ricordare che la Sicilia sta facendo poco, e a rilento, per evitare che l’Europa proceda con le sanzioni pecuniarie. Sulla Sicilia potrebbero piovere miliardi di euro di multe, sulla base del criterio proporzionale che Roma utilizzerà per rivalersi sulle regioni colpevoli della sanzione, visto che l’Isola è coinvolta su più fronti: discariche abusive mai bonificate, depurazione all’anno zero e sostanze nocive in eccesso nelle principali realtà urbane. (continua)