Su un totale di oltre 27 mln di €, andranno 1,7 mln agli istituti professionali isolani, 900 mila a tutti gli altri. Serviranno per valorizzare le competenze e informare sulle possibilità dopo diploma
PALERMO – Rafforzare il legame tra scuola e mondo del lavoro, in modo tale che le competenze possano essere valorizzate subito e la conoscenza di “ciò che ci sarà” dopo il diploma renda più consapevoli le scelte future.
L’Ufficio scolastico regionale della Sicilia ha dato l’informativa sulla ripartizione dei fondi per l’alternanza scuola-lavoro 2010. Ecco in cifre quanto l’Italia investe in questo legame.
All’Isola, su un totale complessivo di € 27.504.025,41 è stata assegnata la somma di € 2.656.786,31 che l’Ufficio scolastico regionale Sicilia ha diviso così: due terzi del budget, pari a € 1.771.191,31 è stato destinato agli istituti professionali in relazione agli alunni (n. 26.972) ed al numero delle classi terze, quarte e quinte; un terzo dell’assegnazione, pari a € 885.595,00, è stato destinato agli altri istituti di secondo grado (tranne i professionali) sulla base del parametro classi terze, quarte e quinte, a condizione che nel Piano di offerta formativa le scuole abbiamo programmato processi di alternanza scuola-lavoro per l’anno scolastico corrente.
In questo senso è stato già richiesto l’invio della formale delibera degli organi collegiali. La ripartizione appare corretta, perchè l’inserimento nel mondo del lavoro subito dopo il diploma dovrebbe essere scontato per chi frequenta un istituto professionale; tuttavia è bene che una quota sia riservata anche a chi frequenta un liceo.
Il perchè è molto semplice: poter vedere un ambiente di lavoro, poterlo frequentare, consente ad un ragazza o ad un ragazzo di 17 anni di poter pensare: “Però… in futuro mi piacerebbe poter fare questo”, dove “questo” può voler dire lavorare in una banca, in un’azienda, in un museo, in un giornale, in qualsiasi altro posto che non si avrebbe modo di conoscere “dall’interno” altrimenti.
Imparare a conoscere il mondo del lavoro quando si è ancora sui banchi di scuola è un principio che già generazioni fa è stato diffuso nel mondo anglossassone e statunitense, ma che ancora in Italia non è diventato una regola.
Diverse le iniziative di alternanza scuola-lavoro promosse negli anni passati da Unioncamere Sicilia e dalle Camere di Commercio di Palermo, Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Ragusa, Siracusa, Trapani: tra le altre il concorso “Idee di impresa”, rivolto a studenti delle classi terze e quarte delle scuole secondarie superiori della Sicilia, che intendeva promuovere e stimolare la cultura imprenditoriale presso i giovani del territorio.
Più diffuse nel Centro-Nord, meno in Sicilia, sono le esperienze estive di alternanza scuola-lavoro non solo per i ragazzi che frequentano gli istituti professionali ma anche per gli allievi dei licei. Si tratta di esperienze particolarmente significative perchè l’estate per le aziende è un periodo in cui in genere c’è meno lavoro e più possibilità di dar retta ai ragazzi (con qualche postazione libera in più grazie all’alternanza delle ferie del personale) . Inoltre i ragazzi ovviamente hanno a disposizione due mesi di tempo libero che in questo modo possono rendere produttivo, attraverso tirocini formativi. I ragazzi sono impegnati in attività lavorative e affiancati da un tutor aziendale che ha il compito di rispettare un apposito progetto formativo concordato con la scuola.
Il progetto ha l’obiettivo di far sperimentare al ragazzo le abilità e le conoscenze acquisite a scuola; i ragazzi hanno inoltre l’opportunità di conoscere l’organizzazione, gli orari di lavoro e le dinamiche che caratterizzano il mondo del lavoro. Alcune aziende riconoscono borse di studio per queste settimane di “ lavoro guidato”.