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Crocetta: “Giornalisti a tempo determinato”

PALERMO – I costi dedicati alla comunicazione crescono, ma di figure professionali non se ne vedono. La politica mediatica del presidente della Regione Rosario Crocetta costa tre milioni di euro senza un ufficio stampa, scriveva il QdS la scorsa settimana, e già da tempo l’Ordine dei giornalisti e l’Assostampa si sono ribellati. Lunedì l’annuncio dell’esposto alla magistratura. Oltre all’esercizio abusivo della professione di giornalista, per l’uso dell’email istituzionale per inviare messaggi politici e comunicati stampa non firmati da un giornalista, il presidente e la sua Giunta sono stati accusati di interruzione di pubblico servizio, quello dell’ufficio stampa, per l’appunto.
“Le prime nomine le farò presto. Sceglierò in base ai curriculum che mi hanno inviato. Metterò in piedi un piccolo ufficio stampa di cinque o sei giornalisti. Saranno nomine a tempo determinato, intanto di un anno, anche per valutare meglio il lavoro”. Questa è stata la risposta tanto attesa da Crocetta, che non parla né di bandi sulla Gurs, che sarebbero necessari per le assunzioni nella pubblica amministrazione, né dei criteri per la scelta di questi cinque o sei giornalisti.
Dalla cacciata dei 21 componenti del vecchio ufficio stampa, il presidente avrebbe “voluto attendere l’esito delle cause prima di fare nuovi passi”.
“Abbiamo più volte richiesto un confronto al presidente Crocetta, ma ci è sempre stato rifiutato”, hanno spiegato dall’Ordine e dal sindacato di categoria, ma per il governatore è un trucco: “Avrei accettato memorie e proposte, invece hanno insistito nel volere il riconoscimento della trattativa sindacale così poi, magari, avrebbero prodotto atti da presentare in tribunale. Ma io sono buono, non fesso”. (rq)