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Sanità: quando a rischiare sono medici e infermieri

Bologna – Di malasanità si parla sistematicamente, ma con minor frequenza ci si occupa di osservare chi sta dall’altra parte del bancone, ovvero gli operatori sanitari, ai quali non mancano spiacevoli episodi tra le corsie, anche nelle efficientissime regioni del Nord.
Secondo gli ultimi dati disponibili, relativi all’anno 2010, in Emilia-Romagna sono stati segnalati volontariamente dalle strutture pubbliche e private accreditate 94 episodi a minor gravità relativi alla sicurezza del personale sanitario. Di questi, 73 casi sono stati registrati nei reparti di psichiatria, mentre i cosiddetti “eventi sentinella”, cioè particolarmente gravi a carico degli operatori sono stati, sempre nell’anno di riferimento, sono stati tre, un caso in ambulanza e due casi in Pronto soccorso.
Sono questi i dati che l’assessore alla Sanità dell’Emilia Romagna, Carlo Lusenti, ha illustrato – riferisce una nota – rispondendo ad una interrogazione della consigliera Silvia Noè (Udc) che chiedeva informazioni sul monitoraggio della sicurezza del personale sanitario in Emilia-Romagna, dopo alcuni sanguinosi fatti di cronaca avvenuti in altre regioni.
Lusenti ha inoltre reso noto come siano in corso numerose iniziative legate alla prevenzione del rischio, in particolare ue edizioni del corso di formazione “Gestione del rischio clinico nei percorsi di cura dei pazienti dei Dipartimenti di salute mentale e dipendenze patologiche” e l’adozione di procedure dipartimentali per la gestione del rischio e della prevenzione dei comportamenti auto-etero aggressivi dei pazienti nelle strutture ospedaliere e residenziali”.