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Messina – Pericolo sulle strade provinciali

Messina – Pericolo sulle strade provinciali

martedì 03 Maggio 2011

Chiesti chiarimenti sulle possibili responsabilità relative alla mancata manutenzione dell’arteria. La questione è stata recentemente sollevata dal consigliere provinciale Lombardo

MESSINA – Quello della viabilità all’interno della provincia messinese è un problema di vecchia data, aggravato in modo drammatico dagli eventi naturali che negli ultimi anni hanno colpito duramente – in certi casi anche sconvolto – alcune zone del territorio.
A riaccendere i riflettori sulla questione è stato, di recente, il consigliere provinciale Giuseppe Lombardo (Punto freccia), evidenziando come “a oggi non risulta nessuna variante per la messa in sicurezza della Sp 23 al chilometro 2 a seguito dei danni causati dagli eventi alluvionali del 16 aprile scorso”.
“Ho sentito personalmente – ha spiegato – il progettista e il direttore dei lavori, Rosario Oliva, che sta eseguendo la messa in sicurezza del tratto di muro d’argine a ridosso del centro abitato della frazione Giardino di Santa Teresa di Riva, ma fino a quando non saranno reperite altre risorse aggiuntive”.
Lombardo ha chiamato in causa il dirigente della Provincia Giuseppe Celi, invitando quest’ultimo a “verificare, prima di chiamare in causa la Protezione civile, quanto sta accadendo sulla Sp 23 al chilometro 2+400, dove le acque meteoriche del compluvio del Vallone Abramo, che attraversa la stessa provinciale, ormai non defluiscono più sul proprio letto naturale né tantomeno sotto la strada provinciale, ma scorrono direttamente sulla stessa provinciale fino a valle dove si è verificato il cedimento della sede stradale lo scorso aprile. Tutto a causa della mancata manutenzione dei canali di scolo”.
“Bisogna capire – secondo il consigliere provinciale – a cosa sono serviti i 12.871 euro che con ordine di servizio del 7/03/2011 sarebbero dovuti servire a mettere in sicurezza proprio il tratto di muro che è stato interessato dal cedimento del 16 aprile”.
Lombardo propone di accertare “se ci sono responsabilità sulla mancata manutenzione della Sp 23 o, peggio ancora, se sono stati eseguiti lavori non autorizzati e se sono stati autorizzati bisogna accertarsi se i lavori sono stati eseguiti secondo quanto previsto dall’autorizzazione stessa”.

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