Agricoltura. Irrigati solo 800 km2 su oltre 25.000.
Debiti. A settembre 2010 si contavano 85 milioni di debiti (oggi saliti a circa 100 mln). Si tratta di esposizioni verso banche, enti previdenziali e fornitori vari. Tp il consorzio più indebitato (23 milioni di euro).
Personale. Ad oggi si contano 2.394 dipendenti, di cui 1.419 a tempo determinato. Tutto questo a fronte di una pianta organica, approvata dalla Giunta, che doveva prevedere non più di 1.776 dipendenti.
Venti anni di commissariamento, venti anni di debiti. Ecco lo stato di salute dei Consorzi di bonifica siciliani. A partire dagli anni Novanta, allorquando i consigli di amministrazione di tutti i Consorzi di bonifica siciliani andarono in scadenza non furono più rinnovati e furono nominati commissari in loro sostituzione. Da allora cominciò il declino del sistema irriguo siciliano. I Consorzi di bonifica nascono quale struttura statale con l’obiettivo di distribuire l’acqua nelle campagne siciliane. Con la nascita della Regione a statuto speciale le strutture passano alle dipendenze dell’assessorato regionale all’Agricoltura, sempre con lo scopo di rilanciare e migliorare le colture agricole. Inspiegabilmente il sistema entra in declino e a tutt’oggi fa fatica a reinserirsi in organizzazioni sane ed efficienti. (
continua)