PALERMO – Ci sono opere di cui la città avrebbe un gran bisogno, già progettate e inserite nella pianificazione e c’è persino un masterplan costato centinaia di migliaia di euro che contiene le ipotesi di sviluppo della città per i prossimi decenni. Poi, però, mancano le risorse finanziarie per aprire i cantieri e così le infrastrutture restano chiuse nel libro dei sogni.
Intanto, un esercito di 20 mila dipendenti grava sul bilancio comunale per 50 mln € ogni mese. Le società partecipate rappresentano un universo ormai fuori controllo. L’amministrazione dice di aver “tagliato dappertutto” e spera che si aprano i rubinetti finanziari del Governo nazionale. Il sindaco, Diego Cammarata, giudica di aver fatto tutto il possibile, ma dichiara: “Qui ci vorrebbe Mago Merlino, e io non lo sono”. (continua)
Intanto, un esercito di 20 mila dipendenti grava sul bilancio comunale per 50 mln € ogni mese. Le società partecipate rappresentano un universo ormai fuori controllo. L’amministrazione dice di aver “tagliato dappertutto” e spera che si aprano i rubinetti finanziari del Governo nazionale. Il sindaco, Diego Cammarata, giudica di aver fatto tutto il possibile, ma dichiara: “Qui ci vorrebbe Mago Merlino, e io non lo sono”. (continua)
