Tramonti mozzafiato e un incrocio di culture in un susseguirsi di locali e gallerie d’arte
Il vecchio, malfamato e popoloso borough della “Grande Mela, dimora del mitico Al Capone, è stato fondato dagli immigrati olandesi all’inizio del XIX secolo, oggi bonificato e trasformato in uno dei quartieri più eclettici e trendy di New York. Superato il mitico ponte, una passeggiata romantica sulla promenade del Brooklyn Heights, ci offrirà una magnifica vista dello skyline di Manhattan. Questo lungomare non attira solo i turisti ma è parte integrante della vita del luogo. Mamme con passeggini, ragazzi in skate, persone sedute sulle panchine a leggere il giornale consumando il pack lunch, restano in attesa di un tramonto mozzafiato che illumina di rosso anche la Statua della Libertà. Sotto il ponte, di domenica, si tiene il mercato delle pulci, il “Flew market” dove è possibile trovare oggetti bizzarri e rarità tutte americane. Un brunch al River Cafè sarà la chicca per partire alla scoperta del nuovo Brooklyn Heights. Partendo all’Atlantic Avenue, la via principale della zona ci inoltreremo verso la Pacific Street entrando così in questa zona residenziale, fatta di casette in stile vittoriano, dai tipici mattoncini rossi, molto simile al West village in downtown.
Lungo i marciapiedi alberi in fiore e un silenzio interrotto solo dal cinguettio di uccellini. Giardini segreti e terrazzi mozzafiato saranno il punto di attrazione di questo quartiere giovane e curatissimo.
I newyorkesi più scaltri hanno già comprato casa da queste parti da lungo tempo, trasferendosi con le loro famiglie per godere di una villetta in città, ma ancora a un prezzo molto più basso rispetto Manhattan.
Poco più in là incroceremo l’Atlantic Street e la Smith Street per un susseguirsi di localini, ristoranti, negozietti vintage, antiquari e gallerie d’arte.
Anche Court Street è molto carina e uno stop alla libreria Court Book Shoop sarà d’obbligo; nella stessa strada c’è Joya, un ristorante Thai molto buono e famoso. Lasciati i negozi e ristoranti della zona ci dirigeremo alla volta di Prospect Park, un magnifico e curatissimo parco che non ha nulla da invidiare al centralissimo Central Park se non per la ridotta dimensione.
Una capatina al Brooklyn Museum, dove solitamente espongono artisti di grande levatura e fama. I più temerari si inoltreranno fino alla zona di Red Hook, ex ritrovo malfamato e movimentato porto di Brooklyn. Oggi il quartiere ospita studi di artisti emergenti che hanno scelto di insidiarsi qui anche per il basso costo dei grandi spazi che possono affittare. Poco più in là il Waterfront Museum, una particolare imbarcazione galleggiante, ospita mostre di giovani artisti e musicisti che si esibiscono all’interno del suo auditorium. Ultima tappa l’Orto botanico e sicuramente una cena da Peter Laugher, la vera bistecca dei newyorkesi Doc.
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