“Catania è una grande città in cui il numero delle imprese è cresciuto arrivando a 881. Il fatturato è consolidato (supera i 25 miliardi di euro) e ci sono venticinque mila addetti. Inoltre rispettiamo il target e addirittura lo superiamo, che ci viene dato dalla sede nazionale e abbiamo ampliato anche il numero di associati. Tutta la nostra struttura funziona perfettamente, abbiamo anche avuto un incremento continuo nel bilancio. Tutto in controtendenza rispetto alla crisi del mercato mondiale”.
“Sono appena stato alla presentazione del report della Camera di Commercio e le cose non sono state presentate proprio in positivo. La situazione però non appare così negativa come può sembrare poiché lo stesso report sottolinea un aumento delle imprese e come sistema generale di impresa abbiamo una situazione migliore rispetto a tante altre. Certo, alcuni comparti soffrono in modo particolare come quello del commercio o dell’edilizia che poi si ripercuotono sul comparto industriale, ma altre aziende locali non soffrono molto. Il terziario e i servizi, ad esempio, vanno bene e sono riprese le esportazioni, parlo ad esempio dell’high tech”.
“Sono soprattutto piccole e medie, e il loro mercato è soprattutto locale o nazionale, poi ci sono grandi gruppi come l’ST o gruppi farmaceutici, ma rappresentano l’eccezione. Ci sono moltissime piccole imprese edili che comunque hanno un più stretto legame con l’Ance piuttosto che con Confindustria”.
“Di certo due sono stati già avviati e dovranno essere sviluppati. Uno è una rete di imprese che collegate tra loro potranno potenziarsi e trovare nuove possibilità di sviluppo. Io sono il vice presidente di Retimpresa. Ciò che vogliamo è il superamento della territorialità adesso invece si crea una economia di scala, una creazione del marchio di rete e un interscambio interno. La rete è già attiva e Confindustria ha il ruolo di aggregatore per la creazione di un contratto di rete”.
“È una sorta di road map con la quale stiamo cercando di interloquire sempre più con il territorio, soprattutto quelle zone che hanno una particolare vocazione imprenditoriale. Abbiamo la necessità di contattare le aziende, associate o no, per capire quali sono le loro esigenze e del territorio. Abbiamo iniziato con Belpasso e proseguiremo con Paternò, Caltagirone, Bronte, Acireale, Giarre e Scordia”.
“Di certo il settore assicurativo non si comporta secondo il nostro principio di trasparenza e legalità, poiché esiste uno stato di connivenza a tutti i livelli che ha addirittura spinto alcune compagnie assicurative ad allontanarsi dalla Sicilia. Abbiamo quindi istituito un osservatorio presso la Prefettura in cui il tesoriere Mirabile è impegnato in prima persona”.
“Siamo messi molto bene, talmente tanto che Confindustria Sicilia si appoggia la nostro server per alcune necessità”.
“Tanti gli obiettivi che ci eravamo prefissati dopo il mio insediamento nel febbraio del 2009. Molti sono stati raggiunti e tanto lavoro rimane ancora da fare. Facciamo sempre in modo che i nostri associati abbiano delle agevolazioni che gli consentano di confrontarsi con il mercato globale. Seguendo la nuova linea di Confindustria servono meno convegni e più servizi. Al centro, come sempre, i nostri associati per i quali abbiamo realizzati ben 40 convenzioni nazionali e 36 convenzioni locali soci per soci, oltre a convenzioni bancarie e il protocollo d’intesa con Fidimpresa. Inoltre, siamo in grado di rilasciare i certificati di iscrizione alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (C.C.I.A.A.) di Catania anche con annotazione antimafia. Tra i nostri servizi, ancora, il rilascio dei dispositivi usb per la tracciabilità dei rifiuti (Sistri – Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti), Infocamere- ricerca bilanci e la Commissione paritetica territoriale di conciliazione (Cpt industria). Vanno poi sottolineate: rilascio della Pec, la posta elettronica certificata; Informatel; creazione di uno sportello Serit Sicilia dedicato agli associati; intesa con i sindacati per una detassazione del 10%; attivazione di uno sportello informativo per il Fondo italiano di investimento; Extender (portale per l’internazionalizzazione)”.