Un punto di riferimento fondamentale per coloro che vogliono mettere in piedi un’attività nel capoluogo. è stato presentato ufficialmente dal commissario ad acta Enrico Tamburello
SIRACUSA – Il Piano di urbanistica commerciale rappresenta uno strumento di vitale importanza per lo sviluppo economico di una città, soprattutto di una città considerata non a torto ad alta vocazione turistica anche grazie al riconoscimento ricevuto dall’Unesco, che l’ha inserita nella lista dei Patrimoni dell’Umanità.
Fondamentale, dunque, è stato il lavoro svolto nell’ultimo periodo dal commissario ad acta Enrico Tamburella, che si è adoperato per fornire a Siracusa questo fondamentale strumento di programmazione.
“Redigere il piano commerciale – ha scritto nella sua introduzione al documento – significa disegnare per la città un percorso virtuoso, che consenta a tutti coloro i quali vogliono esercitare un’attività commerciale di avere un preciso e puntuale punto di riferimento. Certo nell’elaborazione del Piano non sono mancati momenti di difficoltà e di incertezze determinate soprattutto dalla banca dati in possesso del settore Attività produttive, che non ha consentito un’analisi reale e precisa soprattutto per quanto riguarda la consistenza degli esercizi di vicinato, dovuto essenzialmente alla mancata comunicazione da parte dei cittadini della cessata attività o variazioni, che consente di aggiornare i dati in modo costante”.
Anche per questo, secondo il commissario ad acta, sarebbe opportuno e fondamentale, subito dopo l’adozione del Piano, far partire una campagna di censimento con l’obiettivo di avvicinare alla realtà i dati di tutti gli esercizi commerciali distribuiti nel territorio urbano.
“Sarebbe auspicabile – ha scritto Tamburella – l’uso di un sistema di software specifico, con metodologia Gs in ambiti generali e di settore come il Puc, peraltro già in possesso del settore attività produttive e poco utilizzato”.
Nel Piano commerciale non mancano novità importanti, che in linea con le norme di indirizzo e programmazione nazionali e regionali, prevedono l’istituzione di nove macro-aree che corrispondono a una visione unitaria e omogenea, da un punto di vista commerciale, del territorio urbano siracusano, “caratterizzato da un’estensione troppo vasta, frutto della mancata approvazione di un Prg che negli anni Sessanta e Settanta ha consentito uno sviluppo disordinato”.
Non si prevedono ulteriori insediamenti commerciali di grandi strutture, cioè con superficie superiore a 1.500 mq, in quanto poco compatibili con le caratteristiche del territorio urbano e per la presenza massiccia a pochi chilometri del territorio siracusano di numerose grandi strutture commerciali.
“Occorre precisare – ha spiegato il commissario Tamburella – che l’attuale rete distributiva commerciale è presente in proporzioni abnormi rispetto alla ristrettezza dei bacini demografici e dei bacini di utenza effettiva. Tutto ciò ha determinato una sensibile contrazione dei ricavi e dei fatturati, che ha colpito soprattutto gli esercizi di vicinato e le medie strutture, tanto che non si rilevano esigenze di insediare nel territorio urbano nuove medie strutture, la cui apertura resta affidata alla libera iniziativa e alle leggi di mercato”.
Previste nel documento presentato da Tamburella cinque “nuove aree mercatali, con una parte dello spazio dedicato a parcheggi e alberi, da dislocare in diverse zone della città”, con lo scopo di “avvantaggiare le categorie più deboli come gli anziani e i soggetti diversamente abili e di evitare un’eccessiva viabilità urbana che crei ingorghi e inquinamento urbano”. Per quanto riguarda invece l’estate e i residenti nella zona balneare, il Piano commerciale prevede l’istituzione di “tre nuove aree mercatali stagionali giornaliere nella zona di Fontane Bianche, Ognina e Arenella”.