Mentre oggi si presentano (con 7 mesi di ritardo) gli eventi della stagione 2009, sul sito tutto fermo a dicembre 2008. I turisti hanno già fatto le loro scelte e il governo regionale continua a ignorare i suoi 829 borghi
Palermo – Il vicepresidente della Regione siciliana e assessore al Turismo, Titti Bufardeci, presenterà oggi, nel corso di una conferenza stampa, il calendario dei grandi eventi della Regione. Bene. Ma a che serve oggi, 8 luglio, nel pieno della stagione estiva la presentazione di un programma, in parte già superato e che comunque verrà fatto conoscere quando ormai gran parte dei vacanzieri hanno già pianificato i propri itinerari?
Paradossale poi che sul sito internet dello stesso assessorato, alla sezione eventi (come si può vedere dalla foto in pagina), il 2009 non venga nemmeno preso in considerazione. Tutto è fermo al Natale 2008. In bella vista ci sono infatti le locandine del “Cittàpresepe” di Caltabellotta, della “Settimana di Monreale” (1-10 dicembre 2008!) e del presepe vivente Grotta Mangiapane di Custonaci…
Da una parte quindi si pubblica (nella sezione “Bandi e avvisi”, ad esclusivo uso e consumo dei burocrati, in perfetto linguaggio burocratese) il decreto assessoriale relativo al Calendario ufficiale delle manifestazioni di grande richiamo turistico per il 2009, dall’altra ci si dimentica del grande pubblico e degli stranieri che, solo attraverso Internet hanno la possibilità di farsi un’idea delle potenzialità turistiche e delle attrattive offerte dalla Sicilia per poi, eventualmente, sceglierla come meta per una vacanza. Per la precisione, oltre al decreto di cui è stato già detto, è stato pubblicato anche quello, a firma del Dirigente generale del dipartimento, relativo all’approvazione dell’allegato denominato “chiamata progetti 2009”, recante la disciplina delle modalità di utilizzo dei fondi strutturali P.O. Fesr 2007/2013, Asse 3.
Entrambi i decreti sono stati registrati alla Corte dei Conti e sono stati pubblicati sulla Gurs del 3 luglio 2009.
Ma torniamo ai grandi eventi del 2009, che lo ripetiamo, saranno presentati oggi all’assessorato regionale al Turismo. Molti sono già datati: fra questi tutte le manifestazioni legate al carnevale (Acireale, Sciacca, Termini Imerese), quelle legate alla Pasqua (gli Archi di Pasqua di S.Biagio Platani, la settimana dei misteri di Caltanissetta, la settimana Santa in provincia di Enna, ecc.).
Superate anche la Sagra del mandorlo in fiore, la Sagra del Taratatà di Casteltermini (maggio), “Inycon” festa del vino a Menfi (26-28 giugno), le manifestazioni classiche al teatro antico di Tindari (maggio-giugno), il World festival on the beach di Mondello (maggio), la Madonna delle Milizie a Scicli (maggio), la primavera barocca di Noto (maggio)…. Ma la lista potrebbe proseguire ancora a lungo. Insomma, quella che si presenta oggi sarà il solito trito e ritrito programma.
Nulla di nuovo. Ad essere messe in luce le solite località: Taormina, Agrigento, Monreale…. Non si fa nulla per i piccoli borghi della Sicilia che potrebbero essere la vera novità, un tesoro (mal conservato tra l’altro) e inutilizzato.
Lo ricordiamo: sono 829 i borghi censiti (e poi dimenticati) dalla Regione, che ora languono diroccati e abbandonati dalla stessa popolazione costretta alla fuga da quartieri, nuclei e centri storici abbandonati dalle istituzioni. Basterebbero pochi investimenti, l’apertura di piccole attività artigianali, di mercatini, B&B, per fare diventare i borghi siciliani mete di turismo anche internazionale, punti strategici per raggiungere le località più importanti che vi stanno attorno. E intanto i turisti fuggono dall’Isola alla ricerca di novità e vacanze più a buon mercato.