I pm Ilaria Calò e Roberto Felici avevano chiesto tre anni di condanna sia per Scajola che per Anemone e il pagamento di una maxi multa di due milioni di euro. Secondo l’accusa, l’imprenditore avrebbe pagato, attraverso l’architetto Angelo Zampolini, parte (circa 1,1 milioni di euro su 1,7 milioni) della somma versata nel luglio del 2004 da Scajola per acquistare l’immobile e avrebbe poi dato centomila euro per i lavori di ristrutturazione dell’appartamento.
La povertà e l'importanza delle parrocchie, oltre 8mila persone aiutate: i dati della Caritas di Catania
di Redazione
Il report e le parole di Monsignor Renna sulla difficile situazione delle famiglie e l'importanza dell'operato delle parrocchie di Catania. ...