ROMA – Sulle imprese si abbatte il credit crunch e in due anni i finanziamenti diminuiscono di ben 98 miliardi di euro. “Durante la crisi finanziaria le condizioni creditizie sono peggiorate. Dall’autunno del 2008 la dinamica dei prestiti bancari al settore privato si è via via assottigliata, divenendo negativa una prima volta nel corso del 2009 e ancora dalla fine del 2011 a oggi. Il calo dell’ultimo biennio è accentuato per gli impieghi alle imprese, diminuiti di 98 miliardi a fronte di una contrazione del credito al settore privato pari a 114 miliardi”. Il vice direttore generale della Banca d’Italia, Fabio Panetta, intervenendo alla Adam Smith society lancia l’allarme sui prestiti alle imprese ancora in via di peggioramento, a causa “dell’intonazione restrittiva dell’offerta da parte delle banche”. Il vice direttore generale Bankitalia sottolinea inoltre nel 2012 il credit crunch ha determinato una contrazione dell’8% della consistenza degli impieghi e un aumento di due punti percentuali dei tassi attivi. A soffrire di più sono state in particolare le imprese minori e le nuove iniziative imprenditoriali.
