Polemiche a non finire sul riordino sanitario - QdS

Polemiche a non finire sul riordino sanitario

Polemiche a non finire sul riordino sanitario

giovedì 09 Luglio 2009

Una nuova conferenza stampa del Pdl avente ad oggetto la Sanità. Chiamati ad intervenire due professori universitari

PALERMO – Sono destinate a non spegnersi le polemiche  o quanto meno le sollecitazioni nel campo della sanità a seguito di numerosi provvedimenti presi dall’assessore al ramo Massimo Russo, che segue le linee della riforma appena approvata.
Uno di questi provvedimenti è stato la soppressione del corso di laurea in podologia all’università di Palermo. E a questo proposito il capogruppo del Pdl, Innocenzo Leontini e il deputato Vincenzo Vinciullo (Pdl) hanno tenuto ieri mattina, una conferenza stampa su temi legati alla Sanità regionale. All’incontro, che si è tenuto a Palazzo dei Normanni, sono intervenuti, fra gli altri i professori Francavilla e Riccardo Catanzaro.
“Questa conferenza stampa vuole essere una sollecitazione di inizio di una serie di iniziative che noi promuoveremo al fine di spingere l’Ateneo di Palermo e l’assessore alla Sanità a riflettere sulla necessità del ripristino del corso di laurea in podologia – ha detto Leontini –  Abbiamo messo in campo una riforma dei servizi sanitari siciliani che ha come motivo ispiratore fondamentale il decongestionamento dell’ospedale ed i potenziamento del territorio. Per far questo abbiamo immaginato una struttura aziendale che consentisse al territorio e all’ospedale di marciare per autonome facoltà deliberative funzionali e gestionali e finanziarie. Per far funzionare i servizi però bisogna aumentare le competenze. Questo discorso va applicato anche alla formazione perché una riforma non può ottenere i suoi risultati se non guarda anche al momento formativo.
Intanto proseguono i lavori a Sala d’Ercole. L’Assemblea regionale siciliana, nella seduta pomeridiana di martedì 7 luglio 2009 ha discusso e approvato, con alcune modifiche, i primi articoli del disegno di legge sulle “norme in materia di aiuti alle imprese”.
Però in Aula si sta procedendo a rilento con l’esame degli emendamenti. Il provvedimento, che nel suo complesso, è formato da sessantadue norme, interviene nell’ambito dell’attuazione del piano operativo regionale 2007-2013.
I lavori si sono bloccati sull’emendamento dell’assessore al Bilancio Michele Cimino che proponeva in pratica di eliminare il parere della commissione legislativa sui decreti attuativi della norma. Da qui ne è nato un dibattito  che ha portato a prese di posizione sul principio secondo il quale, se esiste un ruolo politico di un assessore, a maggior ragione ne esiste uno di tipo istituzionale della commissione.
In totale sono stati esaminati quattro articoli: il primo  che prevede norme di aiuti alle imprese oepranti nei beni culturali  e pubblica istruzione. Nel due invece si prevedono interventi per la valorizzazione dei beni pubblici di interresse artistico, architettonico, bibliografico ed archeologico. Con l’articolo 3 si interviene su progetti editoriali  per la valorizzazione del patrimonio culturale siciliano. L’articolo 4 infine riguarda le imprese artigiane e commerciali. Durante questa settimana si prosegue con l’esame degli altri articoli.

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