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Palermo – Dal Consiglio l’ok al consuntivo ma le polemiche non mancano

Anna Claudia Dioguardi

Palermo – Dal Consiglio l’ok al consuntivo ma le polemiche non mancano

sabato 16 Luglio 2011

Dopo 28 ore di discussione è arrivato il Sì di Sala delle Lapidi. “Salvato” il Festino dei palermitani. Clima teso: l’opposizione ha criticato anche l’impostazione del documento

PALERMO – Dopo 28 ore di discussione, è arrivato dalla Sala delle lapidi, il si al bilancio consuntivo 2010.
La manovra ha così consentito il salvataggio in “extremis” del festino tanto caro ai palermitani, che hanno potuto festeggiare, anche se con un budget ridotto ad appena 400 mila euro, la Santuzza che ha sfilato lungo il Cassaro fino a mare dove si sono tenuti i consueti fuochi d’artificio.
Ma il clima che ha avvolto l’approvazione del rendiconto finanziario non è stato di certo tra i più sereni: amministrazione in auge, tecnici, revisori dei conti, e opposizione hanno discusso infatti a lungo il testo, infine approvato con 21 voti favorevoli e 11 contrari.
Contestata dall’opposizione, anche l’impostazione complessiva del documento giudicato carente e non corrispondente alla reale situazione economica dell’Ente, opposizione che oltretutto ha criticato il quadro tanto numerico quanto gestionale emerso.
Oltre al festino, con l’approvazione è stato salvata anche la Gesip, approvato infatti l’emendamento che prevede la creazione di un capitolo di spesa vuoto in entrata e uscita per accogliere i 45 milioni di euro promessi dal Governo nazionale, che consentirebbero appunto il risollevamento della società.
Fondi in arrivo anche per le case di cura dei disabili psichici, sono stati infatti stanziati 700 mila euro per gli otto istituti che ospitano i pazienti.
Due le modifiche richieste dall’opposizione e presentate dal ragioniere generale Massimo Bonomo e dalla commissione bilancio che hanno spostato circa 3 milioni e mezzo dai residui attivi all’avanzo di amministrazione, che ammonta complessivamente quindi a 68 milioni, dei quali circa 40 vincolati.
In corso di discussione, l’assessore al Bilancio Carola Vincenti, ha voluto sottolineare  due dati positivi: l’aumento del 2 per cento delle entrate tributarie e le riduzione del 10 per cento delle spese correnti che si sono attestate su 116 milioni e mezzo.
L’assessore al personale Pietro Alongi  ha invece  evidenziato la diminuzione della somma destinata alla spesa per il personale, che è scesa da 61 milioni e 400 mila nel 2009 a 58 milioni e 700 mila euro nel 2010, con 161 unità in meno negli ultimi due anni che hanno portato l’organico a 1321 dipendenti.
L’assessore Tomasino ha invece posto l’accento sulle spese in conto capitale, che hanno segnato un calo dell’89 per cento rispetto alle previsioni.
 

 
La contestazione. I conti non tornano, mancano all’appello 10 mln
 
PALERMO – Non sono mancate di certo le repliche dell’opposizione. gli interventi del capogruppo del Pd Gaetano Lapunzina, del consigliere del Pd Silvio Moncada, del capogruppo Idv Giusi Scafidi, del capogruppo del gruppo misto di opposizione Antonio Marotta, hanno infatti puntato il dito contro la consistente mole di residui attivi, spesso riferibili a crediti inesigibili..
Ma il rumoreggiare dell’opposizione non si ferma neanche dopo l’approvazione: il capogruppo del Pd al Comune, Davide Faraone ha infatti così commentato l’esito della seduta: “Il centrodestra non ha votato un bilancio, ha detto sì a uno sbilancio perché mancano all’appello 10 milioni di  euro”.
Noi abbiamo votato contro– ha proseguito – impedito l’aumento della Tarsu e bocciato una sfilza di emendamenti porcheria da campagna elettorale”. Il capogruppo Pd ha concluso sostenendo:”I conti non tornano, e quando torneranno scopriremo che le risorse per i teatri, per i servizi sociali e per tante iniziative votate negli emendamenti alla manovra non saranno disponibili.”

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