Accordo di programma stipulato tra il dipartimento regionale Ambiente e i quattro enti. Approvate 29 proposte che riguardano Alcantara, Etna, Madonie e Nebrodi
PALERMO – I quattro parchi regionali siciliani sono custodi della biodiversità dell’Isola e devono, in contemporanea, sapere attrarre un turismo moderno ed ecologico, in un’ottica di sviluppo sostenibile e duraturo.
È uno degli obiettivi dell’accordo di programma, stipulato ieri, tra il dipartimento regionale dell’Ambiente e gli Enti Parco Fluviale dell’Alcantara, Parco dell’Etna, Parco delle Madonie e Parco dei Nebrodi.
Secondo le dichiarazioni rese note dall’assessorato regionale al Territorio e Ambiente, si tratta di “rafforzare la rete ecologica siciliana, favorendo la messa a sistema e la promozione delle aree ad alta naturalità e conservando la biodiversità in un’ottica di sviluppo economico e sociale sostenibile e duraturo”.
Sono ventinove i progetti approvati, con una dotazione finanziaria di oltre 13 milioni di euro a valere sulle risorse disponibili per l’obiettivo 3.2.1. del programma operativo regionale Fesr 2007-2013.
Dei 180 progetti presentati sono stati approvati quegli interventi che hanno un grado maggiore di coerenza con l’obiettivo operativo, in quanto raccolgono in pieno i criteri di selezione e Vas (valutazione ambientale strategica) indicati e che sono già definitivi, muniti di tutte le autorizzazioni e pareri. Nell’accordo è previsto un apposito cronoprogramma progettuale, in linea con le scadenze del Fesr stesso. Improntato all’ottimismo il commento dell’assessore regionale al Territorio, Gianmaria Sparma: “Siamo molto soddisfatti di questo accordo che rafforza la valenza e l’identità naturalistica dei territori e il ruolo degli Enti Parco, anche perché è una maniera efficace di utilizzare interamente le risorse comunitarie secondo gli obiettivi previsti, superando ostacoli burocratici ed eventuali ritardi o inadempienze, cui interverrà in via sostitutiva il dirigente del Dipartimento Ambiente”.
Sette dei 29 progetti compessivi riguardano l’area del Parco fluviale dell’Alcantara, quattro sono stati inseriti nel Parco dell’Etna, altri cinque nel Parco delle Madonie e, infine, tredici fanno parte del Parco dei Nebrodi.