Il termine è stato definito qualche giorno fa in un incontro con l’assessore regionale alle Infrastrutture, Pier Carmelo Russo, il Comune di Comiso, l’Intersac, la Soaco, l’Enav, l’Enac e alla presenza dei deputati regionali Orazio Ragusa, Pippo Digiacomo e Innocenzo Leontini.
Rimane ancora aperto, inoltre, il problema degli arredi: chi si dovrà accollare tali spese? La risposta non è ancora ben chiara, così come ci aveva anticipato qualche tempo fa lo stesso sindaco Giuseppe Alfano.
I Vigili del Fuoco, invece, sono stati già garantiti con 60 unità, così come sembra essersi risolta l’annosa questione della copertura per l’assistenza di volo: il finanziamento è arrivato tramite la Regione siciliana.
“Tutte le procedure più complesse e complicate – ha detto – sono state superate. Non esistono più ostacoli per la funzionalità dell’aerostruttura. L’aeroporto, con comunicazione già effettuata alla Soaco, potrebbe, quindi, essere consegnato loro anche domani. Fondamentale la sinergia tra i vari enti interessati alla vicenda e gli ultimi incontri intercorsi nelle settimane scorse a Roma, che hanno consegnato e munito l’aerostruttura di tutti i certificati di agibilità”.
Per il 15 settembre, in concomitanza con il passaggio del testimone della struttura, è previsto anche il collaudo finale che dovrebbe chiudere, in teoria, la trafila delle operazioni preliminari.
Anche le previsioni del presidente della Soaco, Rosario Dibennardo, sono ottimistiche così come quelle del ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, che qualche giorno fa ha annunciato, per nome del Governo, “di farsi carico del problema dell’apertura dell’aeroporto di Comiso”.
Per il ministro, infatti, “è paradossale il fatto che un aeroporto, in un’area della Sicilia di grande interesse turistico sia pronto dopo anni di lavori e non venga aperto perché mancano le risorse economiche per il personale della torre di controllo”.
Gli interessi per l’apertura dell’infrastruttura sembrano quindi massimi.