Ars: lavori rinviati tra ben dodici giorni - QdS

Ars: lavori rinviati tra ben dodici giorni

Ars: lavori rinviati tra ben dodici giorni

venerdì 10 Luglio 2009

Stop al ddl 119 anche per il vertice Udc che si svolgerà la prossima settimana. Sciolta la commissione Statuto dal presidente Cascio

PALERMO – Sono stati rinviati al 20 luglio prossimo i lavori dell’Assemblea regionale siciliana. Un altro stop per la legge sugli aiuti alle imprese che è già in ritardo di un anno e della quale sono stati approvati solo i primi 10 articoli su 62 di cui è composto il documento.
Il rinvio si è reso necessario per due motivi: il primo è dovuto alle discussioni sui numerosi emendamenti che provocano interminabili questioni interpretative, a volte guidate dall’opposizione formata ormai da Pd e Udc. Il secondo motivo è stata la richiesta da parte dei rappresentanti del partito di Casini di sospendere i lavori la prossima settimana a causa di un vertice regionale che impegnerà i deputati su un altro fronte.
Intanto la cronaca della seduta d’aula di mercoledì scorso ha registrato un punto a favore per l’Udc, il partito che fino a poco tempo fa era all’interno della maggioranza ed ora, escluso dalla Giunta di governo, dimostra di saper fare un’opposizione tale da mettere in difficoltà i lavori di Sala D’Ercole. Infatti l’Aula è stata sospesa per un’ora proprio per la richiesta di verifica del numero legale da parte dell’Udc, poi la discussione sull’emendamento che riguarda il comitato amministrativo per la gestione degli aiuti. E’ Antonello Antinoro (Udc) che ha appoggiato il documento di Antonello Cracolici (Pd).
Quindi il rinvio nelle commissioni del disegno di legge per approfondimenti mai avvenuti come ad esempio in commissione Attività Produttive, il cui presidente Salvino Caputo ha rivendicato in Aula il ruolo. Poi il rinvio dell’Aula deciso dal presidente dell’Ars Francesco Cascio, il disappunto dell’assessore Michele Cimino (“Un rinvio assurdo, si tratta di una legge in gran parte condivisa”) e la dichiarazione di Lino Leanza (Mpa): “Peccato una legge che si poteva approvare subito, ma questa legge non deve essere né di destra, né di sinistra”. Sta di fatto che la maggioranza da ora in avanti si troverà in difficoltà su tutte le leggi da approvare con un’opposizione che si è raddoppiata.
Sono tra l’altro noti i recenti dissidi tra Pdl ed Mpa, risolti almeno in apparenza dal Presidente del Consiglio Berlusconi. Quanto è accaduto all’interno di una maggioranza che si presentava fortissima subito dopo le elezioni regionali è stato la mancanza un leader superpartes che potesse gestire i partiti e le loro richieste. A questo immobilismo si aggiunge la mancanza di attività in alcune commissioni legislative al punto che il presidente Cascio ha deciso di sciogliere la commissione Statuto perche’ “si è dimostrata assolutamente inutile”.
Ecco i numeri: 16 convocazioni in un anno, di cui 6 andate a vuoto per mancanza del numero legale, complessivamente 7 ore di lavoro circa e poco meno di 65 mila euro di spesa pubblica per gestire la commissione. La decisione del Presidente ha ovviamente scatenato una serie di polemiche, le stesse messe in scena in commissione Sanità per la elezione del nuovo presidente al posto di Nino Beninati (divenuto assessore).

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