Assemblea. Le attese e la realtà.
Chiuso per ferie. Dopo la bocciatura della riforma dei Consorzio per le aree industriali, che doveva ridurre i costi di inutili apparati, i 90 dell’Assemblea regionale siciliana sono andati in vacanza.
Il futuro. In attesa altre auspicate riforme, a partire dall’abolizione delle Province, allo scopo di ridurre il pesante debito accumulato dalla Pa regionale e superare i tagli derivanti dal federalismo
PALERMO – A pochi giorni di distanza, la clamorosa bocciatura della Ddl di riforma dei Consorzi Asi grida ancora vendetta. L’Assemblea regionale siciliana ha perso un’altra occasione buona per ridurre i costi degli apparati politico-burocratico, trincerandosi dietro varie giustificazioni e una sola ragione: cassare la riforma dell’assessore tecnico Venturi che promette: “In autunno presenterò un altro Disegno di legge”.
I 90 deputati dell’’Ars sono ora in vacanza, torneranno in aula il 13 settembre. A loro disposizione 38 giorni continui di ferie. Meritate? Non tanto. Sia per la qualità legislativa fin qui offerta – e il Governo Lombardo ha le sue responsabilità – sia per il momento storico inedito nella vita del Paese e della Sicilia. I dati economici consegnao un’Isola in pesante affanno. Servono urgenti provvedimenti per ridurre i costi, gli onorevoli preferiscono prendersela comoda.
(continua)