Il pilota palermitano protagonista dopo una forzata pausa, causata da difficoltà tecniche alla sua Bogani. Assente il leader di classifica, Bonucci. Bene Barbaccia, Guagliardo e Pagliarello
PALERMO – La Termini-Caccamo (una delle tre crono del circuito delle salite nazionali autostoriche), organizzata molto bene da Trinacria corse (alias Toto’ Battaglia), ha avuto un ruolo determinante per dare un assetto ai punteggi di alcuni piloti impegnati nel campionato. Molti i piloti oltrestretto venuti in Sicilia per competere sia a Termini, che alla successiva Collesano-Piano Zucchi, tra cui Zucchetti, Barbieri, Conti, Amante, Vezzosi, Menichelli, Turriziani, Trentini, Leonardi e altri, mentre è stata notata, e certamente con stupore, l’assenza di Bonucci, leader del campionato.
La competizione si è svolta in unico giorno – prove alle 9, gara alle 11 – con buona pace di chi, se avesse avuto un gusto in prova, avrebbe perso di fare 2 ore dopo la gara, svoltasi tuttavia in perfetta linearità, se si eccettua un incidente, senza alcuna conseguenza per il pilota Maurizio Arnone, che nell’affrontare una sinistra veloce (chiusa un po’ in anticipo), è cappottato con la sua Lotus Elan, restando a ruote per aria nel centro carreggiata. Immediatamente, i competitor che sopraggiungevano, Ferrarella in primis, Gioè e Battaglia subito dopo, si sono fermati per soccorrere il collega, cosa che invece non ha fatto Sunseri, un pilota locale a bordo di una Porsche (risultata peraltro sottopeso e squalificata alle verifiche post gara), utilizzando lo spazio libero tra la vettura di Ferrarella ferma sulla destra (con il generoso pilota che si sbracciava per fermarlo) e la Lotus cappottata, come una “chicane” da fare scalando una sola marcia e via come se niente fosse. Complimenti per la sensibilità! Peraltro ai tre gentleman driver è stato concesso di ripetere la prova.
Protagonista assoluto della gara è stato Toto’ Riolo con la Bogani Sport, assistita dalla Biesse Motors, che ha realizzato una splendida prestazione, dopo un periodo di stasi, dovuto a un pezzo di ricambio reperito appena disponibile: un vero peccato anche il mancato confronto con Bonucci, pilota senese.
Il secondo tempo assoluto è stato del palermitano Barbaccia con la Paganucci sport, terzo tempo per il pilota- preparatore Mimmo Guagliardo con la Porsche (quasi tutte le Porsche in gara, ma buona parte delle Porsche da corsa italiane, sono assistite nella sua factory palermitana). Bene ancora Pagliarello, Vezzosi, “Giartuas” e molti altri. Il circus si è subito spostato a Collesano.