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8 marzo e violenza sulle donne, il triste primato della Sicilia

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8 marzo e violenza sulle donne, il triste primato della Sicilia

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martedì 08 Marzo 2022

L'isola ha la più alta incidenza in Italia per quanto riguarda i reati di stalking e gli episodi di maltrattamenti contro familiari e conviventi

Aumentano le donne uccise nel 2021 che sono 119 rispetto alle 117 del 2020 e alle 109 del 2019. Il trend è però in calo se si considerano i dati del 2018 con 141 donne uccise. Dal 2018 a oggi le donne vittime di omicidio diminuiscono del 16% ma si registra un’inversione di tendenza, con un incremento sia nel 2020 che nel 2021. E’ quanto emerge dal report del Servizio Analisi Criminale del Dipartimento di Pubblica sicurezza sull’andamento dei reati riconducibili alla violenza di genere, avvenuti in Italia nel quadriennio 2018/2021, con un ulteriore approfondimento per l’ultimo anno considerato e diffuso in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna, che si celebra oggi.

Stalking

Esaminando per primi gli atti persecutori (stalking), si rileva un trend crescente del numero di reati commessi. La relativa azione di contrasto, dopo aver evidenziato una progressiva decrescita dell’efficacia fino al valore più basso nel 2020 (58% di reati scoperti tra quelli commessi nello stesso anno), nel 2021 fa rilevare una significativa inversione di tendenza, attestandosi al 66%. In particolare, nell’ultimo anno l’incidenza dei reati commessi rapportati alla popolazione residente risulta più elevata in Sicilia, Campania e Puglia. Le regioni in cui, invece, si registra un’incidenza minore sono il Veneto, le Marche e il Trentino Alto Adige. Procedendo, invece, ad un approfondimento sulle vittime, nel 2021 continuano, in linea con il passato, a risultare predominanti quelle di genere femminile (74%). Di queste, il 97% sono maggiorenni, mentre l’88% è di nazionalità italiana.

Maltrattamenti in famiglia

Nel caso dei maltrattamenti contro familiari e conviventi si rileva un trend crescente del numero di reati commessi. Anche per questa fattispecie la relativa azione di contrasto, dopo aver evidenziato una progressiva decrescita dell’efficacia fino al valore più basso nel 2020 (71% di reati scoperti tra quelli commessi nello stesso anno), nel 2021 evidenzia un’inversione di tendenza, con un incremento della percentuale dei delitti scoperti che si attesta al 76%. Nel 2021 la Sicilia, la Campania e il Lazio risultano le regioni con la più elevata incidenza dei reati commessi rapportati alla popolazione residente. La Valle d’Aosta, il Molise e la Liguria, sono, invece, quelle in cui tale incidenza è più bassa. Nel 2021 continuano, in linea con il passato, a risultare predominanti le vittime di genere femminile, che si attestano all’82%. Il 97% delle stesse sono maggiorenni, mentre il 76% è di nazionalità italiana.

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