Boccia (Pd): “Da Musumeci silenzio assordante su preferenza di genere”. La legge elettorale siciliana senza parità. “Roma intervenga”
PALERMO – È stata una festa molto sentita quella di ieri dedicata alle donne, in particolare nel mondo della politica. In una Sicilia, dove l’occupazione femminile risulta inchiodata al 29% e il sistema della rappresentanza regionale non garantisce le pari opportunità, il capogruppo Pd all’Ars Giuseppe Lupo nel corso di un una iniziativa online promossa dalle Donne Dem e dal Pd Sicilia ha annunciato di avere scritto al presidente dell’Ars Gianfranco Micciché per chiedere che alla prossima conferenza dei capigruppo si discuta del disegno di legge sull’istituzione della doppia preferenza di genere alle elezioni regionali presentato dal gruppo Pd, per un suo rapido esame parlamentare.
“Non è più possibile temporeggiare su questo tema – ha detto Lupo – vogliamo capire chi è a favore di questa norma e chi invece è contrario”.
Sullo stesso tema è intervenuto anche Francesco Boccia, deputato Pd e responsabile Regioni e Enti locali della segreteria nazionale. “In una giornata come l’8 marzo il silenzio della destra siciliana e del presidente Musumeci sulla doppia preferenza di genere nella legge elettorale della Sicilia è quanto mai assordante – ha detto Boccia – che in un Paese libero e democratico, come l’Italia, ci sia una Regione che continua, nascondendosi dietro allo Statuto speciale, a discriminare le donne nell’accesso alle istituzioni fa molto male. Questo atteggiamento – ha aggiunto – fa un torto all’autonomia stessa della Regione che non prevedeva la discriminazione delle donne. Così come nel 2020 quando con il governo Conte 2 imponemmo l’applicazione dei poteri sostitutivi nei confronti della Regione Puglia, su richiesta anche del presidente Emiliano, anche oggi come gruppo PD alla Camera chiediamo che il governo diffidi la Regione autonoma siciliana e applichi, se si rendesse necessario, i poteri sostitutivi”.
Le donne della Cgil e l’Anpi regionale hanno scritto al presidente Mattarella, al premier Draghi e alla ministra delle Pari opportunità Bonetti, segnalando “la necessità che nel sistema elettorale regionale siciliano sia inserita la doppia preferenza di genere per il riequilibrio della rappresentanza”, argomento già sottoposto al governo regionale, “senza di cui rischia di essere vanificato uno degli obiettivi della Strategia nazionale per la parità di genere 2021/2026”. In occasione dell’8 marzo sono anche stati resi noti i numeri dei crimini commessi contro le donne diffusi dal Servizio Analisi Criminale del Dipartimento di Pubblica sicurezza, in crescita soprattutto in Sicilia, Campania e Puglia, nel quadriennio 2018-2021.
È stato però anche un 8 marzo all’insegna delle iniziative contro la guerra, di solidarietà alle donne ucraine e alle donne afghane, con l’iniziativa della Cgil e Cisda, della ‘Staffetta di solidarietà alle donne afghane’ e della Flasi con il sostegno e la promozione del progetto italiano ‘Giallo Fiducia’ per le donne impegnate in Afganistan nella raccolta dello zafferano. Molte le iniziative che si sono svolte in occasione di questa sentita festa: a Catania, è stato inaugurato lo Sportello donna dedicato ad Elvira Colsi, sindacalista della Cgil scomparsa nel 2020.
A Vizzini, in piazza Umberto I, è stata inaugurata la panchina a sostegno delle iniziative per la cura dell’endometriosi, nell’ambito del progetto Shubh a sostegno delle donne immigrate. A Caltagirone, si è svolto un dibattito sul tema ‘Donne, libere e protagoniste’ e a Messina, sulla resistenza delle donne per la pace e contro le guerre’. A Trapani, si è tenuta una manifestazione di Cgil, Cisl e Uil ‘Ripartiamo dal lavoro delle donne’.