P.A. digitale. Il dialogo con i cittadini via web stenta a partire.
La situazione attuale. I privati possono interloquire con l’amministrazione attraverso email ordinarie tradizionali e, quindi, senza gli effetti giuridici propri della posta certificata.
Ddl Ilarda. Prevede la possibilità di presentare le istanze alla P.A. via email allegando copia di un documento di riconoscimento e anche di ricevere certificati per posta elettronica.
PALERMO – Il diciassette porta male. Probabilmente la pensa così parte dei dipendenti degli Uffici relazioni con il pubblico della Regione siciliana, che martedì 17 marzo non ha risposto per e mail ad una domanda inviata da diversi indirizzi privati per verificare la velocità della pubblica amministrazione nel dare risposte al cittadino. E nemmeno il 18 e il 19 portano bene, perché alcuni Urp sono rimasti in silenzio anche in quei giorni. Su 21 e mail inviate agli uffici tra il 17, il 18 ed il 19 marzo sono arrivate soltanto 10 risposte. E quattro indirizzi di posta elettronica sono risultati errati.
È stata inviata la segnalazione al webmaster, ma anche in questo caso nessun riscontro. I quesiti rivolti agli Urp erano semplici proprio per verificare il livello d’attenzione della pubblica amministrazione nei confronti del pubblico: riguardavano l’orario di ricevimento e l’accesso in caso si dovesse accompagnare una persona diversamente abile. Soltanto agli Urp dei dipartimenti Agricoltura, Personale e della Segreteria generale della Presidenza della Regione sono state inviate domande più articolate per un’esigenza di informazione segnalata dalle imprese. All’Urp del Personale, poiché il dipartimento ha redatto l’albo unico fornitori della Regione, è stato chiesto se l’Arpa e l’Azienda foreste dovessero averne uno a parte.
All’Urp dell’Agricoltura, dal momento che l’assessorato ha trattato l’argomento albo fornitori sulla Gurs n. 59/07, è stato chiesto se ne avessero uno. All’Urp della Segreteria generale, visto che coordina gli altri Uffici relazioni con il pubblico dei dipartimenti regionali, è stato chiesto quale documento presentare, in caso di carta d’identità scaduta, per accedere agli atti amministrativi. In tempi brevissimi ha risposto l’Urp del dipartimento Finanze, il primo a fornire un riscontro alla nostra e mail. Però è al sesto piano, in un luogo non facilmente accessibile come richiede la normativa, ma ha dato la disponibilità per “un altro ausilio”.
A seguire hanno risposto gli Urp dei dipartimenti Famiglia, Pubblica Istruzione, Agricoltura, Turismo, Beni Culturali, Lavori Pubblici, Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente (Arpa), Cooperazione e della Segreteria generale. Dai riscontri è emerso che in alcuni assessorati gli Urp sono accessibili anche alle persone non autosufficienti, sia per la posizione a piano terra che per gli ascensori in grado di trasportare carrozzelle. In altri, ancora, non è facile accedere, ma il personale va incontro all’utenza recandosi a piano terra o ricevendo le persone non autosufficienti in altri locali più idonei. Dedizione al lavoro e senso civico del personale, in attesa che la Regione doti gli Urp degli strumenti necessari a svolgere il loro lavoro, come prevede una normativa che parte dal Dpr 68 dell’11 febbraio 1986 per arrivare, in Sicilia, alla più recente direttiva del presidente della Regione, Raffaele Lombardo del 6 marzo 2009. Autentici testimonial della macchina amministrativa moderna, gli Urp sono gran cerimonieri dell’informazione e della trasparenza, “vetrina delle amministrazioni”, come li definisce il presidente della Regione Lombardo nel suo “progetto conoscenza”.
E in effetti stanno in bella mostra sul sito web della Regione regione.sicilia.it con i rispettivi collegamenti e le 22 e mail a cui indirizzare le richieste di informazioni.
Ma se vengono ignorate queste e mail non servono a nulla. Per realizzare il servizio il Qds ha considerato 21 indirizzi perché i Dipartimenti Turismo e Trasporti hanno la stessa e mail. Visto che il Dipartimento Turismo ha risposto, non è stata inviata la domanda ai Trasporti anche perché gli uffici si trovano nello stesso edificio. Basterebbero già tutte le risposte degli Urp a ridurre i viaggi dell’utenza da un luogo all’altro, eppure solo la metà degli uffici ci crede.
Ma due anni fa era andata peggio. Nell’inchiesta del 28 novembre aveva risposto all’email soltanto l’Urp del Turismo su un totale di sedici Uffici relazioni con il pubblico della Regione. Nel 2007 due Urp addirittura non avevano nessun indirizzo email assegnato. 5 email avevano problemi di ricezione e otto erano rimaste senza risposta. Dunque, se un utente invia una e mail all’amministrazione regionale, ma la stessa torna indietro a causa di un difetto del server, chi ne risponde? L’assessore alla Presidenza, Giovanni Ilarda, ha risposto prontamente al nostro quesito: “Deve essere chiaro che la pec sarà attivata solo nei rapporti interni fra uffici dell’amministrazione regionale. Non è possibile che i privati trasmettano email di posta certificata all’amministrazione perché solo pochissime aziende di grandi dimensioni attualmente dispongono in Italia di servizi di posta accreditati presso il Cnipa”.
Ma, assicura: “Un cambiamento significativo si avrà se il ddl sulla semplificazione (da me presentato, ma ancora giacente, purtroppo, in Commissione all’Ars) diventerà legge della Regione, perché allora in Sicilia tutte le istanze alla P.A. si potranno presentare ad ogni effetto di legge anche per email ordinaria, allegando una copia di un documento di riconoscimento. In base a quanto previsto nello stesso ddl il privato potrà ricevere i certificati e gli altri provvedimenti pure per posta elettronica. Sino all’approvazione del ddl tutto ciò non è possibile”. Per il momento dunque, se il server non funziona, non è un problema che riguarda i privati, i quali – come ci ha chiarito l’assessore – sono indirettamente avvertiti grazie al mancato ricevimento del messaggio di conferma di avvenuto o non avvenuto recapito al destinatario.
Il messaggio, infatti, è sempre trasmesso al mittente quando il sistema è perfettamente funzionante. Il mancato ricevimento del messaggio di conferma (subito dopo la spedizione) permette al mittente di rendersi conto del mancato recapito e di attivarsi per una nuova spedizione non appena il problema tecnico risultasse risolto. Inoltre il sistema, dotato di garanzie di sicurezza imposte per la posta certificata, provvede alla ritrasmissione automatica non appena cessato il black out.