In Sicilia il 37,6% dei minori vive in condizioni di povertà - QdS

In Sicilia il 37,6% dei minori vive in condizioni di povertà

Elisa Latella

In Sicilia il 37,6% dei minori vive in condizioni di povertà

giovedì 18 Agosto 2011

I dati Istat vedono la nostra Isola in testa alla graduatoria delle regioni del Mezzogiorno. Una maggiore incidenza è riscontrata nelle famiglie monogenitoriali

PALERMO – Sono 410mila i bambini e gli adolescenti che al Sud vivono in condizioni di povertà assoluta. L’indigenza al Sud è alta più del doppio che nel resto del Paese e colpisce in particolare le famiglie con bambini. Su un totale di 10.227.000 milioni di minori residenti in Italia, sono 3.859.000 quelli che vivono nel Sud e nelle isole. 
Partirà da questi numeri “Crescere al Sud”, la prima conferenza programmatica sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nel Mezzogiorno promossa da Save the Children e “Fondazione con il Sud” che si svolgerà il 30 settembre prossimo a Napoli nell’ambito della tre giorni di manifestazione “Con il Sud – Giovani e comunità in rete” promossa dalla Fondazione in occasione del suo quinto anniversario. Con due mesi di anticipo  è però già on-line il nuovo sito www.crescerealsud.it per raccogliere adesioni e contributi all’evento attraverso quattro forum tematici: comunità educante; lotta alla povertà, vecchi e nuovi bisogni; cittadinanza e legalità; gioco, ambiente e salute. Si legge nel comunicato di presentazione dell’iniziativa: “Un abisso divide le possibilità di apprendimento di uno studente del Sud rispetto a quelle di un coetaneo che vive nel Nord d’Italia, indipendentemente dalle caratteristiche individuali e dalla scuola che frequenta.
La dispersione scolastica raggiunge al Sud i picchi più alti, collegandosi a fenomeni di sfruttamento sul lavoro minorile e di coinvolgimento dei minori in circuiti di illegalità. Nelle regioni del Sud la spesa sociale per l’infanzia e i servizi socio educativi sono più carenti”. Tuttavia, non mancano nel Mezzogiorno esperienze di eccellenza per l’infanzia e l’adolescenza.  Buone prassi da prendere ad esempio. Con riferimento ai dati Istat si nota che in Italia, i minori appartenenti a famiglie povere sono stati nel 2007 un milione e 655 mila; di questi  il 69,3% si trova al Sud. In testa alla graduatoria la Sicilia con il 37, 6%, seguita dalla Basilicata con il 30,1%, dalla Campania con il 27,8%. Secondo l’Istat l’incidenza della povertà è maggiore nelle famiglie dove sono presenti minori e nella tipologia familiare monogenitoriale (11,3%), che nella maggioranza dei casi è costituita da donne.
Dal 30 settembre al 2 ottobre  presso le Catacombe di San Gennaro a Napoli, tra Capodimonte e Sanità, ci saranno tre giorni di incontri ed eventi per festeggiare e “raccontare” insieme i cinque anni della “Fondazione Con il sud”. Ad aprire la manifestazione “Crescere al Sud”, conferenza programmatica sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nel Mezzogiorno, promossa con Save The Children il 30 settembre; seguirà sabato 1 ottobre “Cinque anni con il Sud”, incontro istituzionale per il quinto anniversario della Fondazione ( si auspica la presenza del Presidente della Repubblica) e domenica 2 ottobre l’incontro con i responsabili delle organizzazioni del terzo settore e del volontariato meridionale coinvolti nel progetto “Formazione Quadri Terzo Settore meridionale”.
 


L’iniziativa. Confronto sulla questione del Mezzogiorno
 
Secondo la nota di presentazione dell’iniziativa la manifestazione sul tema “Crescere al Sud” vuole essere “un’occasione di confronto e di promozione di un modo diverso di affrontare la questione del Mezzogiorno: un percorso in cui siano al centro la dimensione della responsabilità, soprattutto dei giovani, e la capacità di fare comunità”.
I “progetti esemplari” sostenuti dalla Fondazione, come tante altre esperienze, dimostrano che investire nel sociale, promuovere la cultura e la prassi del dono, non sono “altra cosa” rispetto all’impegno per lo sviluppo del nostro Mezzogiorno.
Tra i protagonisti attivi della Conferenza, ragazze e ragazzi impegnati nell’attuazione dei progetti nella costruzione dell’evento, in forme e modi diversi e creativi.
Non mancheranno le performance dal vivo a cura del network di giovani artisti di “MArte Live”, che raccoglie e mette in rete giovani talenti di 16 discipline artistiche in 14 regioni italiane, soprattutto nel Sud.
Saranno proposti reading, performance di pittura e arti visive, teatro e danza, arte di strada e writing, ma anche concerti musicali.

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