Tra campane tibetane e templi buddisti per vivere un’esperienza mistica
Sveglia all’alba per non perdere il sorgere del sole sulle alte vette dell’Himalaya e siamo alla volta di Alchi. Lungo la strada lo scenario è lunare, e il fiume Indo taglia i due fronti delle montagne desertiche. Percorrendo una salita arriviamo al villaggio e per raggiungere il Choskorhor Temple complex, (gruppo di templi di questo sito), attraversiamo un costone di montagna a picco sul fiume, dove le bandiere votive si muovono spinte dal vento e il suono delle campane tibetane che facciamo ruotare rendono l’atmosfera mistica e profondamente spirituale. Il primo tempio che incontriamo è il Sumertek Temple, al suo interno i tre livelli sono ricoperti da dipinti murali raffiguranti centinaia di Buddha dayani e le imponenti statue lignee di Maitreya, Manjushri e Avalokitesvara superano l’inaccessibile piano superiore.
Poco più in là, entriamo nel tempio Vairocana ricco di antichi mandala, il Manjushri Temple, che racchiude la statua del Buddha della Saggezza e il Lotsa Temple, dove il Lotsava Ringchen Zannpo appare come una figura di un rettile. Il villaggio è incantevole, e tra i gompa di questo complesso possiamo pranzare in uno dei tanti ristorantini e fare dello shopping tra le numerose bancarelle. Prossima destinazione Basgo, che prima di Leh ovvero fino al 1470 fu capitale del Ladakh; il sito è sotto la tutela dell’Unesco. Due i Templi da visitare: il Chamba Gompa che contiene numerosi dipinti murali e il Sar-Zung, nel quale la statua di Maitrya, all’interno della biblioteca di rotoli di testi sacri, ci appare in tutta la sua bellezza. Rientriamo a Leh per visitare il Palazzo Reale, un tempo residenza di Namgyals, che nonostante molto in rovina rende comunque l’idea della ricchezza della signoria tibetana.
La città è vivace e piena di energia, nella Main Bazar Road ci si può sbizzarrire nello shopping, perché ricca di negozi che vendono oggetti tipici e souvenir; lungo i marciapiedi le contadine in abiti tradizionali, vendono frutta e ortaggi e sono sempre disposte a regalare un sorriso per una foto ricordo. Poco distante, nei pressi di Fort Rd., si trova la zona dei ristoranti dove è possibile assaporare la cucina tipica indiana. A fine serata, rientrando in albergo, i pensieri volano verso i paesaggi e i luoghi incantanti percorsi durante il giorno e ci rendiamo conto che in India c’è qualcosa di ancestrale e luminoso e se vi ci si impatta, la nostra vita si fortifica e un senso di completezza ci accompagnerà per sempre.
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