ROMA – "L’esecutivo è molto superficiale sulla realizzazione del sistema satellitare globale di comunicazione. Le risposte fornite stamani in Commissione Difesa, a nome del governo, da parte del sottosegretario alla Difesa, Domenico Rossi, ai quesiti da me posti sul Muos sono insoddisfacenti o addirittura mancanti e la dicono lunga sull’improvvisazione con cui l’esecutivo guarda a questa delicata questione". Lo dichiara il senatore di Forza Italia, Domenico Scilipoti, in relazione alla sua interrogazione presentata ai ministri della Difesa e dell’Ambiente il 3 aprile scorso sulla realizzazione a Niscemi del Muos (Mobile user objective system), alla quale ieri ha risposto in Commissione Difesa il sottosegretario Domenico Rossi.
Scilipoti rileva, in particolare, "l’insufficiente intervento del governo riguardo alla conoscenza effettiva delle emissioni elettromagnetiche e sulle possibili ricadute sulla salute delle popolazioni interessate nonché sulla tempistica definita per la bonifica dei territori sui quali insistono le antenne non più in uso". "Il sottosegretario – rileva Scilipoti – ha fornito risposte del tutto insoddisfacenti anche in merito alle iniziative che il governo intende prendere per conoscere le eventuali cadute di satelliti o di parte di essi e come verranno rimossi in caso di un loro malfunzionamento o per fine ciclo della loro vita. Nessuna risposta ho ricevuto, infine, in merito al funzionamento di uno dei satelliti che non sarebbe controllato dall’uomo ma da un sistema algoritmico".
Scilipoti rileva, in particolare, "l’insufficiente intervento del governo riguardo alla conoscenza effettiva delle emissioni elettromagnetiche e sulle possibili ricadute sulla salute delle popolazioni interessate nonché sulla tempistica definita per la bonifica dei territori sui quali insistono le antenne non più in uso". "Il sottosegretario – rileva Scilipoti – ha fornito risposte del tutto insoddisfacenti anche in merito alle iniziative che il governo intende prendere per conoscere le eventuali cadute di satelliti o di parte di essi e come verranno rimossi in caso di un loro malfunzionamento o per fine ciclo della loro vita. Nessuna risposta ho ricevuto, infine, in merito al funzionamento di uno dei satelliti che non sarebbe controllato dall’uomo ma da un sistema algoritmico".
