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La Svizzera ha abolito il segreto bancario

BERNA – Il 2014 resterà negli annali della Svizzera segnando la definitiva fine del segreto bancario. Insieme a Singapore, una delle prime piazze finanziarie al mondo, Berna cede e firma l’accordo sul libero scambio di informazioni fiscali. Ad oggi, l’Ocse può contare ben 47 “adepti” della trasparenza fiscale.
A sancire la fine dell’era in cui i capitali potevano trovare rifugio dal fisco è la volontà di adeguarsi agli standard internazionali dettati prima dagli Usa con il programma Fatca, poi dall’Ue con la definizione, da parte dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, del Crs, il Common reporting standard.
La Svizzera, così come gli altri paesi che come lei adottavano il segreto bancario, non ha potuto fare altro che allinearsi e farsi depennare dalle varie black list internazionali.
Troppe pressioni, troppi rischi penali e sanzionatorie hanno costretto le banche, e il Governo, ad accogliere le direttive sul contrasto all’evasione fiscale e sulla cooperazione attraverso lo scambio automatico di informazioni. Gli istituti bancari avranno un anno per mettersi in regola ed abituarsi all’idea, ma dal 2017 fine delle prove.
Esattamente fra tre anni entrerà ufficialmente in vigore il protocollo firmato a Parigi.