BAGHERIA (PA) – A Bagheria negli ultimi anni si è spesso vissuto con cumuli di rifiuti, a causa di mancate raccolte che hanno poi portato a un’altra piaga, quella dei cassonetti bruciati, con gravi danni economici e di salute per i cittadini bagheresi. Quest’anno poi la comunità ha trovato una novità nel groppone: l’aumento della Tarsu al 100 per cento, che raddoppia dunque la già esosa imposta.
“A noi il servizio di raccolta rifiuti costa per l’esattezza 11 mln 545 mila euro – ha spiegato il sindaco Vincenzo Lo Meo – del quale recuperiamo solo il 40 per cento. Non riusciamo a chiudere il bilancio 2011, perché non vi sono entrate sufficienti a coprire le spese. L’unica manovra possibile per incrementare le entrate è appunto l’aumento della Tarsu e poiché abbiamo l’obbligo di coprire per intero le spese, dobbiamo aumentarla con un’aliquota così elevata”.
Il sindaco l’ha definita una scelta dolorosa, ma purtroppo inevitabile, improcrastinabile e necessaria, ha infatti spiegato che l’alternativa sarebbe stata quella della dichiarazione dello stato di dissesto finanziario, con tutte le aliquote portate al loro massimo livello.
Il sindaco l’ha definita una scelta dolorosa, ma purtroppo inevitabile, improcrastinabile e necessaria, ha infatti spiegato che l’alternativa sarebbe stata quella della dichiarazione dello stato di dissesto finanziario, con tutte le aliquote portate al loro massimo livello.
“Tra l’altro con quest’aumento – ha continuato il sindaco – recuperiamo soltanto l’87 per cento del costo complessivo del servizio di nettezza urbana: il rimanente milione e mezzo lo dobbiamo reperire nel bilancio”.
Per quel che concerne il servizio di raccolta, almeno la situazione sembra essere sul punto di normalizzarsi. “Il servizio ora è abbastanza regolare – ha affermato il sindaco – c’è qualche problema dovuto al fatto che alcuni cassonetti sono stati bruciati in occasione delle crisi e al momento della raccolta si sono danneggiati per l’uso improprio del polipo idraulico, utilizzato per rimuovere i cumuli. Comunque un centinaio di cassonetti stanno per arrivare a disposizione della comunità. Tolte queste criticità, il servizio viene svolto in maniera adeguata”.
Per quel che concerne il servizio di raccolta, almeno la situazione sembra essere sul punto di normalizzarsi. “Il servizio ora è abbastanza regolare – ha affermato il sindaco – c’è qualche problema dovuto al fatto che alcuni cassonetti sono stati bruciati in occasione delle crisi e al momento della raccolta si sono danneggiati per l’uso improprio del polipo idraulico, utilizzato per rimuovere i cumuli. Comunque un centinaio di cassonetti stanno per arrivare a disposizione della comunità. Tolte queste criticità, il servizio viene svolto in maniera adeguata”.
Lo Meo ha sottolineato che “il vandalismo atto a bruciare i cassonetti è una questione a sé. Niente a che vedere con la questione dell’igiene urbana”. Il primo cittadino escludo che tali atti siano dovuti a interessi di qualche società produttrice, ritenendola piuttosto una vicenda marginale che non interferisce con l’operato dell’amministrazione. “Sono fatti singoli e isolati – ha dichiarato – ascrivibili a logiche diverse che non sono riconducibili all’igiene urbana”.
Fra i problemi del servizio, c’è quello relativo alla partecipata Coinres. “I rapporti con la Coinres sono tutt’altro che sereni – ha chiarito il sindaco – è il nostro cruccio, colpa di una politica occupazionale esagerata con costi incomprimibili in rapporto al personale addetto. Vogliamo uccidere il mostro Coinres – ha concluso – accelerandone la liquidazione e uscirne con l’assegnazione della nostra quota di personale al Comune, per gestirlo direttamente e per avere una città più pulita”.
Il bilancio. Comune ingessato e tagli da Stato e Regione
BAGHERIA (PA) – L’amarissimo conto dovuto al raddoppio della Tarsu è dunque conseguenza di un bilancio esangue. “Abbiamo una situazione molto pesante dal punto di vista finanziario – ha spiegato il sindaco Vincenzo Lo Meo – se si considera che stiamo ancora pagando fornitori i cui servizi risalgono addirittura ad aprile 2010”.
Il sindaco ha spiegato che c’è una sofferenza di cassa notevolissima, e c’è anche un forte problema di esposizione con la banca convenzionata e questo fa sì che il bilancio comunale resti ingessato. “Ci sono spese che stiamo cercando di tenere sotto controllo – ha dichiarato – ed entrate che vanno ogni giorno diminuendo, tant’è che quest’anno abbiamo avuto due milioni in meno dallo Stato e dalla Regione, quindi dobbiamo pur tagliare da qualche parte. La verità – ha concluso – è che il federalismo fiscale porta le comunità ad autogestirsi, e Bagheria dunque deve reperire al suo interno le risorse. Sono finiti i tempi in cui lo Stato ripianava le perdite”.
Il sindaco ha spiegato che c’è una sofferenza di cassa notevolissima, e c’è anche un forte problema di esposizione con la banca convenzionata e questo fa sì che il bilancio comunale resti ingessato. “Ci sono spese che stiamo cercando di tenere sotto controllo – ha dichiarato – ed entrate che vanno ogni giorno diminuendo, tant’è che quest’anno abbiamo avuto due milioni in meno dallo Stato e dalla Regione, quindi dobbiamo pur tagliare da qualche parte. La verità – ha concluso – è che il federalismo fiscale porta le comunità ad autogestirsi, e Bagheria dunque deve reperire al suo interno le risorse. Sono finiti i tempi in cui lo Stato ripianava le perdite”.
