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Alitalia-Etihad, stimati 2.500 esuberi. Venerdi il Cda per definire l’accordo

ROMA – Si prospettano fino a 2.500 esuberi stimati in Alitalia per la fusione con Etihad. Lo sostiene il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che a margine di un convegno in Fondazione Cariplo a Milano ha spiegato che “poi si dovrà vedere quando ci sarà la discussione di merito tra le parti”.
Il ministro ha ricordato che “il confronto parte sotto la regia del ministero delle Infrastrutture e noi siamo a disposizione per la parte che ci compete sugli ammortizzatori sociali”.
Poletti ricorda infine che “il tema degli ammortizzatori ha situazioni diverse, c’è il personale di terra e di volo, poi c’è il piano precedente, ancora in piedi, con un nucleo di persone in cassa integrazione a zero ore”. Per queste ultime “bisognerà riconsiderare tutta la situazione”.
Venerdi è fissata la riunione del  Cda di Alitalia, per un incontro che, già in programma per deliberare la convocazione dell’assemblea sul bilancio 2013, ha ora un nuovo ordine del giorno con al primo punto l’esame del via libera di Etihad alla fase finale della trattativa tra le due compagnie. Nella lettera le ultime richieste, “criteri e condizioni” posti da Abu Dhabi per entrare in Alitalia con una quota appena sotto il 50% (nel rispetto dei vincoli Ue), ed un investimento che si avvicinerà ai 600 milioni. L’ultimo scambio di lettere ha ormai chiarito fin nei dettagli le rispettive posizioni, ed il sì di Etihad alla struttura dell’operazione ha sancito un accordo già ampio: ora, limature ed ultimi nodi, a partire da debito e esuberi, impegneranno i manager delle due compagnie e gli advisor ancora per circa un mese, ma ormai non dovrebbero più nascondere insidie.
In preallarme ma cauti i sindacati, che sono ora in attesa di notizie ufficiali sul piano industriale e sull’impatto occupazionale: c’è preoccupazione, ma nei toni c’è anche una risposta positiva all’invito alla “responsabilità” lanciato dal ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, a tutte le parti ora in gioco.
“Anziché gli esuberi tra un po’ il problema è che Alitalia non avrà più piloti per far volare gli aerei”, sostiene il il responsabile piloti della Uiltrasporti, Ivan Viglietti, che  lancia l’allarme su un fenomeno che sta diventando preoccupante. “Si parla di esuberi e l’azienda torna a chiedere una riduzione del costo del lavoro, quindi molti piloti cercano altro e le offerte non mancano”, spiega Viglietti, precisando che in un anno ne sono usciti un centinaio e nelle ultime settimane si registrano 4-5 dimissioni volontarie a settimana.