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83 roghi in 24 ore, è emergenza incendi in Sicilia. Il Codacons: “Fallimento del sistema regionale”

83 roghi in 24 ore, è emergenza incendi in Sicilia. Il Codacons: “Fallimento del sistema regionale”
incendio ss121 vicino etnapolis

Il Codacons invita infine i cittadini a collaborare e segnalare situazioni a rischio o disservizi legati agli incendi

Sono stati ben 84 gli incendi in sole 24 ore, con 27 roghi ancora attivi, registrati in Sicilia. Questo il bilancio di una giornata sull’Isola, in cui l’emergenza persiste in maniera drammatica, con un sistema regionale ormai al collasso.

Emergenza incendi in Sicilia: i luoghi maggiormente colpiti

Le fiamme hanno colpito in particolare le province di Catania, Caltanissetta e Agrigento, rispettivamente con 22, 19, 12 roghi, di cui 10, 6 e 4 ancora in atto, mettendo in ginocchio comunità locali, attività agricole e l’intero ecosistema. Coinvolti anche i territori di Enna, Messina, Palermo, Siracusa e Trapani. Per il Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori), si tratta dell’ennesima conferma dell’incapacità della Regione Siciliana nell’affrontare l’emergenza incendi in Sicilia con serietà ed efficienza.

Le accuse del Codacons

Ogni estate la Sicilia brucia, e ogni anno assistiamo alla stessa scena: territori devastati, cittadini lasciati soli, interventi tardivi e mezzi insufficienti. I dati di ieri parlano da soli: siamo di fronte a un’emergenza strutturale, resa ancora più grave dall’assenza di una strategia di prevenzione“. – Denuncia il Codacons. L’associazione evidenzia come il sistema di contrasto sia ormai inadeguato: le risposte arrivano quando le fiamme sono già fuori controllo, i mezzi aerei scarseggiano, manca una rete moderna di sorveglianza preventiva e i collegamenti tra vigili del fuoco, corpo forestale e Protezione Civile restano frammentari. Non si investe nella formazione continua del personale né nella pulizia del sottobosco, e l’impiego dei droni resta occasionale anziché strutturale.

“Serve un tavolo tecnico”

Alla luce della gravità della situazione, il Codacons chiede l’immediata istituzione di un tavolo tecnico regionale che coinvolga protezione civile, forze operative, associazioni e rappresentanti dei territori, con l’obiettivo di definire un piano concreto per fronteggiare le emergenze quotidiane e programmare misure strutturali a lungo termine. “Se la Regione – prosegue il Codacons – non è in grado di tutelare il proprio territorio, lo dica apertamente. Servono azioni immediate, risorse certe e responsabilità politiche chiare. Il prezzo dell’inerzia istituzionale ricade ogni anno sulle spalle dei cittadini e dei territori”. Il Codacons invita infine i cittadini a collaborare e segnalare situazioni a rischio o disservizi legati agli incendi, scrivendo all’indirizzo di posta elettronica sportellocodacons@gmail.com o contattando tramite WhatsApp il numero 3715201706.

I Comuni coinvolti dall’emergenza incendi

Nella maggior parte dei casi (57) si tratta di roghi che hanno interessato la vegetazione. Mentre per cinque casi sono incendi boschivi e per 21 quelli classificati come “Altro“. Già dall’alba, le squadre operative del Corpo forestale della Regione Siciliana, coordinate dalla sala operativa regionale, assieme alle unità dei vigili del fuoco. Sono impegnate nel contrasto degli incendi. Il sistema regionale è supportato dalle strutture della Protezione civile e dalle associazioni di volontariato che operano nelle zone interessate per garantire assistenza logistica e operativa. In cinque casi critici si è reso necessario l’impiego di mezzi aerei, con azioni di spegnimento che hanno coinvolto quattro Canadair e gli elicotteri regionali. Gli interventi aerei sono stati eseguiti nei territori di Mazzarino, nel Nisseno, per incendio boschivo. Per incendi urbani invece, le zone interessate sono Belpasso e Castiglione di Sicilia, nel CataneseBuccheri, nel Siracusano, e Itala, in provincia di Messina, per incendio di vegetazione.

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