Aumentano i costi ma scarseggiano i contributi. Tante i cittadini ancora in attesa dell’alloggio popolare. Nel 2010: 1.306 casi per avvenuta morosità, solo 271 per termine di contratto
PALERMO – È emergenza sfratti a Palermo, un dato confermato dall’ultimo rapporto, riguardante l’anno 2010, reso noto dal ministero degli Interni. Un problema dovuto anche alla crescente crisi economica e che è ben esteso su tutta la penisola italica, ma che al Sud cresce vertiginosamente.
Nel capoluogo palermitano, secondo questi dati, solo nel 2010 sono state eseguite ben 1654 richieste di sfratto, di cui ben 1306 per avvenuta morosità, e solo 271 per il termine del contratto di locazione. Giuseppe Armanio, coordinatore regionale di Sunia, il sindacato unitario inquilini e assegnatari, ha fatto il punto della situazione per il QdS.
“Purtroppo – ha affermato Armanio – vi è un perdurare del caro affitti che vengono registrati al momento della scadenza del contratto di locazione. Al momento della stipula del nuovo contratto infatti vengono stabilite nuove condizioni, molto più esose di quelle stabilite nel contratto precedente, e in molti casi queste non possono essere accettate perché, stante anche la forte crisi economica, una famiglia di medio basso reddito non è in grado di sostenere tale spesa, e si arriva così allo sfratto per morosità”.
A Palermo, secondo quanto detto da Armanio, sono almeno 15 mila le famiglie che chiedono un aiuto integrativo all’amministrazione per poter pagare l’affitto, in base all’art. 11 della legge 431, per un contributo che va da 100 a 729 euro.
Ci sono inoltre circa 1400 famiglie bisognose che aspettano di avere assegnato un alloggio da parte del Comune, fra i beni immobili confiscati alla mafia, ma i beneficiari, secondo il coordinatore regionale della Sunia, sarebbero comunque in un numero esiguo. Il Comune dovrebbe inoltre destinare molti fondi alla ristrutturazione e alla manutenzione degli stabili e le famiglie che reclamano questi immobili, per averne diritto, non dovrebbero avere nessuna residenza, condizione necessaria sufficiente per poterne beneficiare.
“All’emergenza – ha spiegato Armanio – l’amministrazione risponde con un contributo di circa 700 euro che per una famiglia che paga annualmente dai quattro mila ai sei mila euro di affitto è una cifra certamente poco significativa. La domanda c’è, ma il Comune non affronta il problema. È insomma una sofferenza che continua. A Palermo – ha concluso il sindacalista – per essere chiari ci vorrebbero almeno 15 mila alloggi popolari”.
Il rapporto. Un’istanza ogni 304 nuclei familiari
PALERMO – L’emergenza sfratti a Palermo è dunque documentata e suffragata dalle cifre diffuse dal ministero degli Interni e confermata dalla Sunia, e aspettando che presto questa emergenza venga tamponata, si può notare attentamente come questi dati mettano in rilievo una situazione di assoluta precarietà sul fronte abitativo.
Considerando il rapporto tra i provvedimenti di sfratto emessi e il numero delle famiglie residenti, la provincia di Palermo si assesta al quarto posto con uno sfratto per ogni 304 famiglie, mentre la media nazionale è di uno ogni 380, ed è il dato più alto degli ultimi dieci anni, fatta eccezione per il 2007 che registrò una media di 1 a 320.
Per quel che riguarda, invece, le richieste di esecuzione di sfratto presentate all’Ufficiale giudiziario, nel corso dell’anno 2010, la Sicilia occupa il quinto posto nella graduatoria nazionale con 7838 richieste (di cui ben 1654 solo a Palermo), pari al 7,1 per cento del totale registrato su tutto il territorio italiano.