Il disegno messo in atto coinvolgeva numerose società appartenenti allo stesso gruppo imprenditoriale. Costi fittizi per percepire contributi Irfis e l’azzeramento delle imposte dovute
SIRACUSA – Una frode da due milioni di euro ai danni dell’Erario e della Regione siciliana, messa a segno da una società siracusana che opera nel settore del fotovoltaico, è stata scoperta dall’Agenzia delle Entrate.
Un “pacchetto fiscale” illecito, secondo quanto riferito dall’Agenzia delle entrate, ha infatti consentito all’impresa di usufruire di un credito Iva di 750 mila euro, ottenuto tramite l’emissione di fatture inesistenti o “gonfiate” e l’omessa registrazione o fatturazione di operazioni rilevanti ai fini dell’Iva.
Il disegno messo in atto coinvolgeva numerose società fittizie appartenenti a uno stesso gruppo. L’impresa, in pratica, aveva acquistato dalla holding attività di consulenza tecnica e ingegneristica, grazie ai contributi Irfis (Istituto regionale per il finanziamento dell’industria siciliana). Il “prodotto fiscale” appositamente confezionato era articolato in una sequenza di operazioni di evasione che, oltre a generare un considerevole credito Iva, garantiva la produzione di costi fittizi finalizzati a percepire i contributi Irfis e l’azzeramento delle imposte dovute.
I controlli hanno interessato gli anni d’imposta dal 2005 al 2009. L’Ufficio ha proceduto all’escussione della polizza fidejussoria emessa a garanzia del rimborso ottenuto dalla società.
Un risultato importante per l’Agenzia delle Entrate aretusea, diretta da Gianfranco Antico, anch’essa recentemente interessata dalla riorganizzazione che ha interessato l’istituzione a livello nazionale. La struttura si articola in un Ufficio Controlli, che ha competenza su tutto il territorio provinciale e in quattro Uffici Territoriali (Siracusa, Augusta, Lentini, Noto) che hanno la stessa competenza territoriale dei quattro Uffici Locali preesistenti. L’Ufficio Controlli si articola a sua volta in due Aree (Accertamento e Legale) e cura tutte le attività di controllo, escluse quelle attribuite agli Uffici Territoriali, e il contenzioso relativo agli atti prodotti dalla Direzione provinciale.
Come dimostra il successo di quest’ultima operazione, resta centrale l’attività di controllo, fondamentale per scovare quei soggetti che, nei diversi settori, operano nel tentativo di aggirare le leggi e intascare denaro ai danni delle Casse pubbliche.