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Palermo – Parco Cassarà, cancelli chiusi

Anna Claudia Dioguardi

Palermo – Parco Cassarà, cancelli chiusi

sabato 29 Ottobre 2011

Un comitato di residenti ha “diffidato” formalmente il Comune. Ripristinati i danni causati dai vandali. Un anno trascorso invano. L’assessore Milone: “Apriamo tra il 10 e il 15 novembre”

PALERMO – “Non c’è nessuno stallo e nessun rallentamento, tant’è che l’inaugurazione sarà certamente fissata entro la prima decade di ottobre”. Era settembre e queste erano le parole dell’assessore all’Urbanistica del Comune di Palermo, Mario Milone, in merito alle polemiche sorte intorno alla mancata apertura del parco D’Orleans intitolato Ninni Cassarà, vice questore ucciso dalla mafia. Ma il tempo a quanto pare per l’amministrazione è un concetto molto elastico che disattende qualsiasi promessa, come quella che, con tali parole, Milone aveva fatto ai palermitani. Ottobre volge infatti al termine ma dell’apertura del parco non c’è nessuna traccia.
Per i cittadini d’altra parte la delusione non è nuova e la storia del parco è stata da subito caratterizzata per la sua tortuosità: iniziati ad aprile del 2005 i lavori erano stati successivamente sospesi, per poi ripartire nell’aprile del 2009, con data di apertura prevista per il 6 agosto del 2010, in occasione del 25° anniversario dalla morte del vice questore cui era intitolato. Data in cui il parco fu inaugurato per non essere poi mai aperto.
A un anno di distanza i cittadini erano tornati sulla questione protestando davanti i cancelli della struttura che interessa una vasta area, che da via Altofonte giunge fino a via Ernesto Basile e che, tra l’altro, era stata sede di atti vandalici che avevano danneggiato il parco in numerosi punti. Tra loro anche i rappresentanti dell’associazione Mobilita Palermo, che monitorano quotidianamente lo stato di lavori e che temono che, anche quando la struttura verrà aperta, si tratterà di una versione incompleta di quello che era il progetto iniziale. Secondo gli ultimi commenti non ci sarebbe infatti ancora nessuna notizia dei prati che il progetto prevedeva.
L’azione dell’associazione e dei cittadini non si è fermata al monitoraggio ed è andata oltre, fino a un’azione di raccolta firme, iniziata durante il sit-in del 6 agosto, e alla presentazione di una diffida formale indirizzata al Comune di Palermo, inoltrata il 21 settembre scorso, volta ad accelerare l’apertura della struttura e porre fine all’annosa attesa.
Diffida che non sembra aver spaventato l’assessore Milone che, interpellato sulla vicenda ha risposto: “Non è la diffida che fa andare avanti i lavori al Parco, gli operatori del Coime non si sono mai fermati e gli atti vandalici che si sono verificati nei mesi scorsi sono stati del tutto ripristinati”.
L’assessore Milone ha inoltre messo un nuovo punto temporale alla vicenda dichiarando:“Gli operatori del Coime hanno fatto sapere che l’apertura del parco dovrebbe avvenire tra il 10 e il 15 novembre”. Appuntamento a quella data quindi, sperando di poter chiudere le polemiche e aprire i cancelli di un grande spazio di verde urbano.
 


Le opere. Un polmone verde da 25 ettari ben attrezzato
 
PALERMO – Il sindaco Diego Cammarata, aveva mostrato tutto il suo entusiasmo per il parco D’Orleans già dal giorno dell’inaugurazione del cantiere di quella che aveva definito “un’opera di rilevanza storica, il primo grande polmone verde che si realizza a Palermo da cinquant’anni a questa parte”.
L’importanza della struttura, costata a oggi 11 milioni, è d’altronde indubbia: 25 ettari di superficie con tre ingressi, un collegamento verde dunque tra la via Ernesto Basile e corso Pisani, attraverso l’ingresso da villa Forni. Il progetto è stato previsto nell’ambito del Pit “Palermo capitale dell’Euromediterraneo”, e coniuga un aspetto naturalistico, rappresentato dalla presenza di boschi di pino e leccio nonché da cespugli di bosso e alloro e perfino di un laghetto artificiale, con ampi spazi dedicati ai pedoni e ciclo-amatori, con sei km di pista ciclabile, nonché ad attività ludico-ricreative con tanto di pista di pattinaggio con tribuna, un campo di bocce, un teatro all’aperto e perfino un caffè letterario.

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