La migliore chance di cura per i malati di Ebola può arrivare dal sangue di chi è riuscito a sopravvivere all’infezione. Visto che i farmaci sperimentali sono pochi o non ancora pronti
all’uso, gli esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) stanno pensando ad un’altra soluzione, cioè usare il plasma del sangue di chi è guarito dalla malattia, che contiene gli anticorpi sviluppati alla malattia, e ‘condividere’ questa immunità al virus con chi è malato per aiutarlo a combattere l’infezione. Sono partiti intanto verso la Liberia due robot ‘made in Usa’ per combattere l’Ebola nei luoghi contaminati dal virus, disinfettandoli grazie a raggi ultravioletti particolari
all’uso, gli esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) stanno pensando ad un’altra soluzione, cioè usare il plasma del sangue di chi è guarito dalla malattia, che contiene gli anticorpi sviluppati alla malattia, e ‘condividere’ questa immunità al virus con chi è malato per aiutarlo a combattere l’infezione. Sono partiti intanto verso la Liberia due robot ‘made in Usa’ per combattere l’Ebola nei luoghi contaminati dal virus, disinfettandoli grazie a raggi ultravioletti particolari