Ars: Presidenza straccia le riforme in Finanziaria - QdS

Ars: Presidenza straccia le riforme in Finanziaria

Ars: Presidenza straccia le riforme in Finanziaria

giovedì 03 Novembre 2011

Il 31 ottobre aperta la sessione dedicata ai disegni di legge contabili. I Ddl in aula il 5 dicembre prossimo in base al calendario

PALERMO – Dieci giorni di tempo alla commissione Bilancio e a tutte le commissioni di merito competenti, per esaminare ed esprimere parere su ddl Bilancio e ddl Finanziaria, dopo che la Presidenza dell’Assemblea regionale ha fatto dei tagli consistenti dalla manovra varata dal governo Lombardo. Gli uffici, infatti, hanno eliminato una quindicina di articoli dal documento, tra cui gran parte delle norme che prevedono tra l’altro la soppressione degli Istituti autonomi case popolari (Iacp) e quella sull’unificazione in un unico organismo degli enti agricoli.
Gli articoli stralciati, secondo la Presidenza, non sarebbero attinenti con la materia finanziaria. Il governo potrebbe presentare alcune delle norme “cassate” sotto forma di disegni di legge organici.
Oggi la commissione Bilancio stilerà il calendario delle audizioni di forze sociali e categorie produttive. La Presidenza dell’Ars poi avrà 20 giorni di tempo per licenziare i testi; durante la fase istruttoria è previsto un passaggio con la Corte dei Conti che gli uffici avrebbero voluto ascoltare già per l’esame del Documento di programmazione economico-finanziaria (Dpef) ma la velocità con cui è stato presentato e poi calendarizzato per l’aula non l’ha permesso. Bilancio e finanziaria, secondo il calendario stabilito nell’ultima conferenza dei capigruppo dell’Ars, arriveranno in aula il 5 dicembre. 
“Non solo tagli, la manovra finanziaria deve contenere anche norme per lo sviluppo: metterle è necessario” ha commentato Riccardo Savona, tra i leader di Alleanza per la Sicilia, gruppo parlamentare creato per rafforzare la maggioranza che sostiene il presidente della Regione Raffaele Lombardo. Savona è anche il presidente della commissione Bilancio all’Ars, commissione che, appunto, con l’apertura della sessione di bilancio il 31 ottobre scorso e la scrematura degli articoli dalla finanziaria fatta dalla Presidenza dell’Ars, si prepara a entrare nel merito del testo.
“Le norme stralciate – annuncia l’assessore all’Economia Gaetano Armao – potranno essere presentate all’interno di autonomi disegni di legge o, come quelle riguardanti la semplificazione e la concentrazione degli enti in agricoltura, quali emendamenti a disegni di legge di imminente esame all’Ars. Resta l’impellente esigenza di ampie riforme di settore le cui premesse sono state delineate nel Dpef. Stralciate alcune di queste norme resta, impregiudicata, l’esigenza di dare alla Sicilia le impellenti riforme strutturali che essa attende”.
Partono le proteste da parte delle associazioni. “Nella manovra finanziaria della Regione siciliana all’esame dell’Ars il governo, in conseguenza di analoghi provvedimenti nazionali derivanti dai minori trasferimenti decisi dallo Stato, prevede di tagliare del 20% le risorse destinate al trasporto pubblico locale, e ciò renderà inevitabile, non potendo sopportare costi di gestione non coperti dai contratti di servizio, una pari riduzione di linee e corse e una contrazione del personale dipendente di almeno il 20%.” Lo denunciano le imprese private associate all’Anav Sicilia che gestiscono le autolinee urbane ed extraurbane dell’Isola. 
Oggi una conferenza stampa, presso l’Anav Sicilia, a Palermo, del presidente regionale dell’Anav, Antonio Graffagnini, che illustrerà le ricadute delle Finanziarie nazionale e regionale sui servizi di trasporto urbano ed extraurbano resi ai cittadini siciliani, con i dettagli sulla riduzione dei collegamenti e dell’occupazione.
E proprio oggi alle 16 a Roma una delegazione della Conferenza delle Regioni, guidata dal presidente Vasco Errani, parteciperà a un incontro con il Governo (concordato nella Conferenza Unificata del 27 ottobre) sulle questioni aperte del trasporto pubblico locale, incontro organizzato dal ministro Raffaele Fitto.

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