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Nubifragio nel Gargano, case a rischio e sgomberi

FOGGIA – In 24 ore sono caduti 300 millimetri di pioggia nel solo comune di San Marco in Lamis, in provincia di Foggia. Ma tutto il Gargano è stato colpito da un violento nubifragio che ha messo in ginocchio quest’area della Puglia, insieme al Tavoliere, con disagi per la popolazione e problemi alla viabilità. Tra smottamenti e allagamenti, le maggiori criticità idrogeologiche, comunque, si sono registrate a San Marco in Lamis (soprattutto dalla parte alta) dove il sindaco, Angelo Cera, ha emesso un’ordinanza di sgombero per 6.000 persone.
Piogge insistenti con situazioni critiche, secondo la Protezione civile regionale della Puglia, anche a San Giovanni Rotondo (250 millimetri), Cagnano Varano (230) – qui l’acqua ha invaso i piani terra delle case popolari -, Monte Sant’Angelo (circa 100) e comuni limitrofi dell’area garganica. A seguito delle precipitazioni si registra un incremento significativo del livello idrometrico del torrente Candelaro in corrispondenza della strada statale 272 che è stata parzialmente interrotta invasa dai detriti.
“Ho dovuto fare un’ordinanza di sgombero molto allargata che comprende 5-6.000 persone perché nella parte alta si vedeva cadere terriccio dai costoni sulle case”, ha spiegato all’Adnkronos il sindaco di San Marco in Lamis Angelo Cera. “Ma molti – ha continuato -non stanno adempiendo. Sono andato a pregarli di evacuare, specie gli abitanti delle zone di via Zara e via Fiume, ma non si rendono conto del pericolo reale”.
“Quest’estate è caduto fino al 150% di pioggia in più nella provincia di Foggia” rispetto ai nubifragi avvenuti nel Gargano tra il 1971 e il 2000, costringendo all’evacuazione buona parte dei paesi vicini alla città. Il dato allarmante è emerso da un’analisi della Coldiretti, secondo la quale il maltempo ha messo a rischio la stabilità idrogeologica di ampie aree della Capitanata e del Gargano. L’anomalia climatica si è abbattuta su un territorio fragile con il 78% dei comuni pugliesi a rischio per frane e alluvioni, di cui 35 si trovano proprio nella provincia di Foggia.