Come era prevedibile (ed inevitabile) le attività formative slittano di due mesi per gli enti di formazione professionale. Quest’anno i corsi erano iniziati a giugno inoltrato, molto in ritardo rispetto alle previsioni
PALERMO – Prof, slittamento annunciato. Le attività non si chiuderanno entro il 31 dicembre per quanto concerne le attività legate al Piano regionale dell’offerta formativa. Si potrà andare avanti sino ai primi due mesi del 2012: “A seguito determinazione dell’’assessore all’Istruzione e Formazione professionale, Mario Centorrino, – dice Michele Lacagnina, dirigente del Servizio diritto allo studio dell’assessorato regionale alla Pubblica istruzione – si comunica che il termine previsto per la conclusione delle attività formative, finanziate a valere della Legge regionale 24/76, è prorogato al 29 febbraio prossimo”.
Era già tutto previsto anche perché quest’anno il Piano era partito ancor più in ritardo rispetto agli anni passati a causa dell’infinito tira e mola al governo della Regione sui fondi a impegnare, sui decreti da attuare e sugli esuberi previsti all’interno degli enti di formazione per via dell’introduzione del tetto di spesa massimo di 130 euro all’ora.
Ovviamente la proroga non avrà alcun onere aggiuntivo per le casse regionali rispetto a quanto ammesso a finanziamento per il Prof 2011 recentemente riportato a 240 milioni di euro dopo l’iniziale decurtazione di una cinquantina di milioni decisa nel maggio scorso.
Riguardo proprio a questi enormi ritardi di partenza del Prof, lo stesso assessore Centorrino chiarisce: “Con riferimento al ritardo del bando concernente il Prof 2011 c’è da chiarire che le nuove modalità di finanziamento, determinate da un riordino amministrativo secondo apposite delibere di giunta, hanno allungato i normali tempi di concertazione tra assessorato, enti di formazione e sindacati, alla ricerca di modalità di esecuzione che non penalizzassero i soggetti interessati”.
C’è anche da dire che ci sono state feroci polemiche con i sindacati sugli esuberi previsti, all’incirca 2 mila sugli 8 mila dipendenti degli enti di formazione. Questo è stato probabilmente il motivo principale che ha causato una serie di interruzioni dell’iter di approvazione del Prof 2011, con tanto di clamorose proteste degli stessi lavoratori e occupazioni dell’assessorato alla Formazione.
“Ogni allarmismo sulla continuità nel settore della formazione professionale in Sicilia – ha concluso Centorrino –, oltre alle paventate difficoltà tecniche di stesura delle nuove norme che lo regoleranno, è assolutamente ingiustificato”.
Per la Regione quindi sembra aprirsi un’altra epoca ma c’è chi non ci giurerebbe sopra.
Dal prossimo anno attività in anticipo
Dal Prof 2012 le cose, almeno sulla carta, dovrebbero cambiare. Perché proprio recentemente il governo regionale ha dato vita al bando triennale del Prof, che dunque programma le attività dal 2012 al 2014. Il che significa che già all’inizio del prossimo anno (ovviamente dopo febbraio, ndr), si potrebbe tranquillamente partire perché non si dovranno aspettare progetti, decreti e quant’altro.
Dovrebbe cambiare anche il piano dell’offerta formativa: non ci saranno le solite qualifiche ma profili professionali ricercati maggiormente sul mercato. Il 2011 si è confermato sui livelli degli altri anni: la maggior parte dei corsi si sono incentrati ancora una volta sul settore del benessere e sul fronte di formazione nel campo delle parrucchierie. Pochi a dire i vero i corsi per operai specializzati, molti per badanti e assistenti vari. Questa la fotografia sintetica della distribuzioni di progetti.