Entro il mese la gara per gli interventi di manutenzione finanziati con 1,3 mln € dalla Regione. Infiltrazioni e mosaici a rischio. Il sindaco Di Matteo: “Allarme mediatico esagerato”
MONREALE (PA) – C’è una certa e pesante apprensione per quanto sta accadendo in questi giorni al Duomo di Monreale, uno dei luoghi più visitati dai turisti in Sicilia, nonché autentico gioiello dell’architettura religiosa bizantina d’Europa e non solo, la cui bellezza è stata decantata da letterati stranieri come i francesi Guy de Maupassant e Jean Houel. La pioggia autunnale e la costante umidità, infatti hanno provocato dannose infiltrazioni all’interno del Duomo, mettendo in pericolo l’integrità in particolare dei mosaici situati dentro la chiesa, soprattutto quello del Cristo Pantocratore che si trova nell’abside, un’opera risalente addirittura al XII secolo d.C.
Il danno maggiore riguarda il presbiterio che, non appena piove, viene inondato d’acqua, anche perché ha ceduto una parte consistente della copertura del tetto. Per questo motivo una parte del Duomo è stata chiusa in attesa dei lavori di restauro.
Il sindaco di Monreale, Filippo Di Matteo, tende però a minimizzare, rassicurando sulla limitata natura del danno e del pericolo che corre il Duomo. “Voglio mandare un messaggio rassicurante – ci ha spiegato Di Matteo – dicendo che il danno esiste, però non è così grave da impedire ai turisti di entrare al Duomo. È molto circoscritto, e rimane sotto lo stretto controllo dei tecnici della Soprintendenza ai Beni Culturali e della Regione”. Secondo Di Matteo la situazione è sotto controllo, e presto tutto verrà ristabilito alla normalità, salvaguardando la struttura e gli inestimabili beni che sono presenti al suo interno, senza che venga pregiudicato nulla, né tanto meno il flusso di turisti che continuano a visitare il Duomo.
“La Regione ha già fornito un finanziamento da 1 milione 300 mila euro per il restauro e il recupero completo del mosaico – ha chiarito il sindaco – la gara si sta per celebrare nel corso di questo mese e quindi a breve partiranno i lavori”.
Per il primo cittadino di Monreale, la situazione è stata gonfiata ad arte da alcuni media e ha avuto una rilevanza fuori misura, rispetto alla reale natura del danno. “A mio parere – ha detto Di Matteo – c’è stata una preoccupazione eccessiva, e un allarme mediatico piuttosto esagerato. Il Duomo è totalmente usufruibile e aperto tutti i giorni a qualunque turista o fedele voglia farci visita, tranne ovviamente gli orari di chiusura prestabiliti come da norma”.
Emergenza continua. Non sono bastati i 25 mln di euro spesi dal 1996
MONREALE (PA) – Non sembra avere pace la stabilità del patrimonio custodito all’interno del Duomo di Monreale. Già nel 1996 infatti, forti infiltrazioni misero a serio rischio l’integrità della chiesa, richiedendo un intervento da 25 milioni di euro, impiegati per il restauro di tutto il complesso. Allora solo i teloni coprivano il soffitto di legno, teloni che il vento spostava con estrema facilità, causando così il perdurare di susseguenti infiltrazioni di pioggia alla sinistra dell’altare maggiore e nella navata dello stesso lato, nei pressi delle tombe di Guglielmo I e Guglielmo II. Quest’anno invece sono già stati spesi circa 80 mila euro per riparare i danni provocati dalle piogge torrenziali verificatesi a novembre. A tutto questo bisogna aggiungere che una parte del complesso rimane chiusa per ragioni di sicurezza, visto che allo stato attuale mancano i 250 mila euro necessari per la disposizione dell’impianto anti-incendio, del quale la struttura è al momento sfornita.