MILANO – Pene ridotte in appello, al processo Ruby, per l’ex direttore del Tg4 Emilio Fede, condannato a 4 anni e 10 mesi, l’ex consigliera regionale lombarda Nicole Minetti, condannata a 3 anni, e per l’ex agente dei vip Lele Mora, condannato a 6 anni e 1 mese. In primo grado, nel luglio 2013, Fede era stato condannato a 7 anni, Minetti a 5 anni e Mora a 7. L’avvocato ed ex parlamentare del Pdl, Maurizio Paniz, che difende Emilio Fede, ha preannunciato che farà ricorso in Cassazione e ha chiarito anche che il suo assistito, qualora dovesse essere condannato anche in Cassazione, “non finirà in carcere”, ma ci sarà la possibilità, data la sua età, di chiedere i domiciliari. Lele Mora ha dichiarato di essere “molto soddisfatto” per lo sconto di pena deciso a Milano dai giudici della corte d’appello, mentre lo stesso non ha affermato la difesa della Minetti. “Con la Minetti si continua a usare la clava e fortunatamente la Cassazione non è a Milano”: queste le affermazioni della difesa. Gli avvocati sono convinti che “questo processo vada celebrato a Monza”. Quella della competenza territoriale sarà una delle questioni che riproporranno nel loro ricorso davanti alla Suprema Corte.
