Dinamica favorevole delle vendite all’estero: spiccano i prodotti energetici, l’elettronica e l’alimentare. Trimestrale Mezzogiorno: a giugno aumento dell’occupazione pari all’1,7%
PALERMO – “Ciao, ciao Crisi” intonava Fiorello qualche giorno fa, nel suo capolavoro televisivo “Il più grande spettacolo dopo il week-end”. Ci avrà visto giusto? Forse, anche se ancora prevale un certo scetticismo fra la popolazione. Eppure, secondo Trimestrale Mezzogiorno, il bollettino statistico sull’economia delle regioni meridionali e del Mezzogiorno il 2011 non è stato per le imprese un annus orribilis a cui apporre una bella pietra tombale.
Dalla sua nuova edizione diramata due giorni fa è emerso che, nel corso del I semestre dell’anno che sta per chiudersi, le esportazioni delle regioni del Sud Italia (21,5 miliardi di euro) sono aumentate del 17,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un’incidenza sul totale dell’export italiano sostanzialmente stabile all’11,4%. In particolare, il manifatturiero al netto dei prodotti energetici – che da solo copre il 65,5% delle esportazioni totali meridionali – registra una crescita dell’15% rispetto a giugno 2010.
In Sicilia, i primi sei mesi del 2011, hanno registrato segnali positivi per l’export, che è addirittura aumentato (5,3 miliardi di euro) del 29,2% rispetto allo stesso semestre del 2010, con un’incidenza sul totale delle esportazioni meridionali del 24, 7% (dal 22,4%). A farla da padrone, il settore dei prodotti energetici, che ha espresso ben il 70,1% del totale esportato dalle imprese siciliane, attestando una crescita del 38,9% rispetto al periodo gennaio-giugno 2010. La dinamica favorevole dei prodotti regionali venduti all’estero riguarda anche altri settori: in particolare sono aumentate le esportazioni del chimico (22,6%), dell’elettronico (17,5%) e, a sorpresa, anche dell’alimentare (15,9%).
Nonostante le mete preferiti dai nostri imprenditori continuano ad essere i Paesi dell’area euro dove hanno venduto prodotti per un valore di 695mln di euro, i maggiori incrementi si sono registrati per l’export verso i Paesi dell’Unione europea non monetaria (25, 4) e verso i Paesi Bric (Brasile, Russia, India, Cina) 103,3%.
Roba da non credere, anche per l’occupazione ci sono buone notizie. Il numero degli occupati in Sicilia a giugno 2011 è risultato di 1,5 milioni, in aumento dell’1,7% rispetto ai dati del I trimestre; pure il tasso occupazionale è aumentato portandosi al 43% (+0,7%), ma inferiore di un punto percentuale rispetto a tutto il Mezzogiorno d’Italia (44%). Pure il tasso di disoccupazione nell’Isola è calato di 0,7 punti percentuali portandosi al 14,3%, ma rimane comunque il più alto delle regioni del Sud.
Infine, Trimestrale Mezzogiorno è andato a spulciare i dati relativi all’imprenditorialità, che nel 3° trimestre di quest’anno segnalano un incremento del numero delle imprese attive nell’Isola pari a +0,2% rispetto al trimestre precedente, per un totale di 380.470 imprese. La forma giuridica predominante è quella delle ditte individuali con 284 mila unità, che non hanno conosciuto variazioni rispetto all’inizio del 2011, mentre le società di capitali hanno visto una crescita dell’1,3% per un numero totale di 43,5 mila unità. Infine, ci sono le società di persone (37.685), che sono aumentate dello 0,4% rispetto al 2° trimestre 2011; queste incidono per il 17,7 per cento sul dato meridionale.