Regione. Spesa per il personale: negli ultimi 4 anni + 38%
Stipendi. Giudizio di parificazione 2008, Corte dei Conti Sicilia: “I rinnovi contrattuali dell’ultimo anno con oneri nettamente superiori a quelli garantiti a livello nazionale”.
Permessi sindacali. Per dipendente a tempo indeterminato in servizio ben 1.056 minuti di permessi sindacali a fronte dei 90 minuti previsti dalla contrattazione nazionale
PALERMO – Dal 2004 al 2008 la spesa per il personale della Regione, considerando solo strettamente stipendi, trattamento accessorio e indennità di presenza, è salita di 225 milioni di euro, più di 56 milioni di euro all’anno, un incremento complessivo del 38 per cento, cui corrisponde un incremento numerico del personale del 20,5 per cento, 18 punti in meno.
Come si spiega? La Corte dei Conti, Sezioni riunite in sede di controllo per la Regione Siciliana, nella Relazione al Rendiconto della Regione per l’anno 2008, ha individuato alcune cause. Innanzitutto i rinnovi contrattuali sia del personale dirigenziale che non dirigenziale del comparto, con oneri, in alcuni casi, nettamente superiori a quelli garantiti a livello nazionale alla generalità dei dipendenti in servizio presso altre amministrazioni pubbliche.
Altra causa: l’aumento delle risorse stanziate per il pagamento delle retribuzioni di posizione e risultato del personale dirigenziale, conseguenza del notevole incremento del numero di uffici di massima dimensione (da 32 unità nel 2004 a 37 nel 2007) e delle strutture intermedie (dalle 497 nel 2004 alle 642 nel 2007).
E ancora l’incremento delle retribuzioni è imputabile, sempre secondo la Corte, all’aumento delle risorse destinate al trattamento accessorio del personale a tempo determinato, che dagli 1,9 milioni del 2004 si è quasi decuplicato passando a 10,3 milioni di euro nel 2008. Ciò in violazione alle stesse disposizioni normative e contrattuali allora vigenti.
E poi ci sono stati pure diversi interventi normativi che hanno inciso sensibilmente dal momento che hanno previsto varie indennità al di fuori delle previsioni contrattuali.
Il problema è che per l’anno in corso i costi del personale appaiono destinati ad aumentare ancora a seguito dei rinnovi contrattuali in itinere.
Se le spese per il personale regionale considerando strettamente stipendi, trattamento accessorio e indennità di presenza, come dalla tabella più grande in pagina, ammontavano a 817,8 milioni di euro, a queste si devono aggiungere gli altri oneri a carico della stessa Regione per personale non dei suoi propri uffici. E così per il pagamento del personale delle scuole materne regionali nel 2008 la Regione ha speso 33 milioni di euro, e, ancora, ha contribuito per il 90 per cento al pagamento di stipendi di personale al servizio di enti locali, aziende sanitarie, Ipab, Camere di commercio, Iacp, università, per circa 208 milioni di euro. In totale 241 milioni, che andrebbero incrementati considerando anche i 6.700 operai forestali, con contratto a tempo determinato, i c.d. precari stagionali con 51, 101 o 151 giornate lavorative in un anno, di cui però la Corte non ha fornito l’onere economico per la Regione, nella sua relazione.
Se a questi dati uniamo la spesa per indennità di quiescenza, separandola dalla spesa strettamente previdenziale – cioè le pensioni – escono fuori assegni integrativi, indennità di buonuscita e indennità di quiescenza al personale delle soppresse Aziende autonome soggiorno e turismo e Aziende autonome provinciali del turismo, un totale di 56,2 milioni di euro nel 2008, complessivamente si arriva a 1,2 miliardi di spesa.