Il Casper - Comitato contro le speculazioni e per il risparmio - fa una prima stima dei vantaggi. Previsto l’aumento delle farmacie, nuove tariffe autostradali, scorporo di Rfi da Fs
ROMA – Settimana decisiva per il decreto sulle liberalizzazioni. Il governo punta ad approvare il pacchetto di misure per una deregulation ad ampio raggio al Consiglio dei ministri di giovedì prossimo, alla vigilia della trilaterale del premier Mario Monti a Roma con la cancelliera Angela Merkel e il presidente francese, Nicolas Sarkozy. Gli uffici tecnici di Antonio Catricalà e di Corrado Passera coinvolti in prima linea nella redazione del testo, stanno lavorando a limature e arricchimenti alle bozze circolate finora di un testo che rimarrà saldo nell’impianto, pur con qualche modifica su alcune misure e arricchimenti.
Intanto Casper – Comitato contro le speculazioni e per il risparmio (Adoc, Codacons, Movimento Difesa del cittadino e Unione Nazionale Consumatori) accoglie positivamente quanto espresso nella bozza del provvedimento che dovrebbe attuare le liberalizzazioni. Secondo le stime di Casper le famiglie italiane potrebbero risparmiare almeno 900 euro l’anno grazie all’apertura del mercato, all’aumento della concorrenza nei vari settori e alla riduzione dei prezzi.
"Finalmente il Governo ha ascoltato i consumatori, le liberalizzazioni proposte, seppure non confermate, si allineano a quanto da noi richiesto e potrebbero comportare un risparmio minimo di 900 euro l’anno per le famiglie – spiegano Adoc, Codacons, Movimento Difesa del cittadino e Unione Nazionale Consumatori – 350 euro di risparmio deriverebbero dalla liberalizzazione del commercio al dettaglio; 200 euro dalle liberalizzazioni nel settore carburanti; per i farmaci la riduzione di spesa potrebbe attestarsi sui 50 euro l’anno, mentre la liberalizzazione delle professioni e del settore notarile potrebbe portare ad un risparmio di 200 euro l’anno a famiglia; dal settore trasporti, quale Ferrovie e taxi, la diminuzione di spesa arriverebbe a 100 euro l’anno’.
"Ci auguriamo che le liberalizzazioni proposte trovino conferma e applicazione pratica, visto che i consumatori finora hanno patito troppe lacrime e sangue – prosegue Casper – Auspichiamo, inoltre, un’estensione del provvedimento anche a quei settori, quale telefonia, gas ed energia, finora non toccati’.
Tra i provvedimenti contenuti nella bozza: l’aumento delle farmacie con una ogni 3000 abitanti, nuove tariffe autostradali a partire dal 2013, scorporo di Rfi dal gruppo Fs e nessun obbligo di applicazione da parte degli operatori ferroviari dei contratti di lavoro collettivi.
Unico punto ancora non chiaro è il progetto di riforma della class action ex 140 bis del codice del consumo. Dalle indiscrezioni sembrerebbe che si voglia allentare il rigore di dover avere tutti i consumatori diritti "identici" per agire insieme, essendo sufficienti diritti "omogenei". Questo è certamente un passo avanti positivo, ma per rendere la class action "all’italiana" realmente utile ai consumatori andrebbero innanzitutto introdotti i cosiddetti danni punitivi, trasformando l’azione collettiva in uno strumento realmente deterrente contro le micro-lesioni messe in atto quotidianamente da banche, assicurazioni e multinazionali, e andrebbero posti a carico dell’azienda e non del consumatore, a seguito dell’avvenuta ammissibilità dell’azione, i costi della pubblicità della stessa, per permettere la conoscenza e la conseguente adesione realmente di massa dei cittadini.