La Sicilia laboratorio di sperimentazione di nuove formule politiche. Per continue trattative con il Governo e gli enti locali
PALERMO – Si sposta sempre di più sul piano istituzionale e nazionale lo scontro fra le fazioni all’interno del Pdl.
Il sottosegretario ala Presidenza Gianfranco Miccichè, per rispondere alle polemiche sollevate da Roberto Calderoli della Lega ha dichiarato: “L’atteggiamento di Calderoli (commenti antimeridionalisti ndr) è la conferma di quello che diciamo da tempo e quindi uno stimolo ad accelerare il processo del partito del Sud. Ritengo che se questo atteggiamento non cambierà velocemente, fin dal prossimo voto di fiducia la maggioranza farà a meno di alcuni deputati”.
Questa idea di fondare un partito del Sud ha dato una scossa in Sicilia, un’isola che ha fatto spesso da laboratorio alla sperimentazione di nuove formule nazionali. Con l’Udc escluso dalla giunta (per allineamento con l’assetto nazionale) e un nuovo governo regionale costruito sull’alleanza tra Lombardo, i ribelli dell’ex Forza Italia che erano stati sospesi dai coordinatori nazionali del Pdl, e un sotterraneo appoggio di una parte del Pd. E’ un partito che si prepara a nascere da una costola del centrodestra in una compagine politica che potrebbe rivedere i propri equilibri in breve tempo.
Di qui la necessità dei fondatori del Partito del Sud di farsi trovare pronti, sia in contesti regionali che nazionali. L’idea del nuovo partitio del Sud prevede facce nuove, giovani, professionisti, manager e imprenditori. Quarantenni, trentenni e politici locali di successo , come l’assessore siciliano Cimino, sospeso dagli organi dirigenti nazionali del suo partito. Altro elemento forte del nuovo partitio del Sud dovrebbe essere il ministro Stefania Prestigiacomo, da sempre politicamente al fianco di Miccichè. Un partito che ha l’obiettivo di essere in continua trattativa con il governo e le amministrazioni locali di cui farà parte. E con una opposizione alla Lega Nord che ha spostato il baricentro politico verso le Alpi. con un progetto di sviluppo economico, sostenuto dai fondi europei, dalle idee innovative e dalla capacità d’iniziativa, fin qui frenate per vari motivi politici a favore del Nord.