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Catania – Troppi quartieri dimenticati dai vigili così l’illegalità regna sulle strade catanesi

I presidenti delle dieci Municipalità evidenziano la scarsa presenza della Polizia municipale

CATANIA – Pochi vigili, anzi pochissimi, a presidio dei quartieri catanesi. Un dato che emerge da quanto dichiarato dai presidenti delle dieci Municipalità che, ovviamente ognuno con riferimenti specifici per il proprio territorio, di fatto lamentano l’assenza della Polizia municipale e il conseguente disordine e dilagare dell’illegalità. E questo nonostante le ripetute richieste da parte delle istituzioni “decentrate” all’amministrazione centrale e nonostante i riconoscimenti che alcuni, non tutti, i presidenti, hanno dato al sindaco nell’aver, finalmente, nominato un assessore con delega alla Polizia municipale, Massimo Pesce, e all’assessore stesso per il lavoro svolto.
Tante le proteste dei Consigli circoscrizionali che, quasi interamente, hanno lamentato la poca frequenza dei controlli e l’assenza del deterrente che avrebbe sulle attività illecite anche la sola visione della divisa.
Certo, ci sono dei distinguo: se, infatti, il presidente della I Circoscrizione, Carmelo Coppolino, riconosce come l’esiguo numero dei vigili urbani non permetta controlli puntuali e serrati – indicando nell’assenza delle Forze dell’Ordine, Polizia e Carabinieri, come previsto dall’accordo interforze, il vero vulnus del difficile territorio della Municipalità centro storico (che insieme a questo comprende anche San Cristoforo, l’Antico Corso e la Civita) – la presidentessa della IX Municipalità, San Giorgio-Librino-Pigno, Loredana Gioia, non risparmia critiche all’amministrazione, così come il collega della X Municipalità, Nunzio Russo.
“I vigili urbani qui da noi non si vedono mai – affermano i due – nonostante le nostre ripetute richieste all’assessore". "All’interno della sede della Municipalità – sottolinea la Gioia – li hanno tolti, così come dalle sedute di Consiglio, e questo ci sta bene. Ma almeno li destinassero al controllo del nostro, difficile, territorio, delle nostre scuole. In periferia non si vedono mai”.
Viabilità, controllo del territorio, discariche non autorizzate e ancora microcriminalità e abusivismo: sono numerose le problematiche lamentate dai rappresentanti dei cittadini a livello circoscrizionale.
“Il quartiere è a rischio" aggiunge Giovanni Fodale, presidente della VII Municipalità, Nesima–Monte Po, secondo cui l’amministrazione centrale, nell’ultimo anno, avrebbe depotenziato la dotazione di vigili per le Circoscrizioni.
"I controlli – continua – dove esistono, sono insufficienti. Circa 2 anni fa si era iniziato a intervenire efficacemente contro l’abusivismo commerciale, iniziando dal mercato di piazza Eroi di Ungheria, ma, adesso, siamo tornati molto indietro”. E proprio per contrastare l’abusivismo commerciale, presente per le strade e all’interno dei mercati rionali, secondo Fodale la presenza dei Vigili urbani sarebbe necessaria, anzi, indispensabile. Ma i benefici si vedrebbero anche sul piano della viabilità.
Anche San Giovanni Galermo, dove una pattuglia è spesso presente per presidiare il territorio, le cose non vanno bene. “Purtroppo – afferma Giuseppe Catalano, presidente della V Municipalità – nonostante le promesse e gli sforzi dell’assessore e del sindaco abbiamo riscontrato che il servizio avviene in modo saltuario. Da anni segnaliamo l’assenza di uomini in divisa, ma purtroppo i vari incontri e tavoli con l’amministrazione comunale hanno portato a piccoli segnali e siamo ancora lontani da un servizio efficiente".
"Quando c’è il servizio – aggiunge – a Galermo si capisce subito perché la strada principale del quartiere si presenta senza auto posteggiate sui marciapiedi, senza doppie e triple file e il flusso veicolare è scorrevole”. Ha segnalato il problema all’amministrazione, Catalano, che riconosce “Con Pesce qualche piccolo segnale di cambiamento c’è stato”.
Difficile la situazione in periferia, dunque, anche se nemmeno le zone centrali sembrano passarsela benissimo. Anche qui, infatti, la richiesta è per una maggiore presenza dei Vigili, soprattutto per problemi di viabilità e decoro, oltre all’onnipresente abusivismo commerciale, vera piaga della città.
“I vigili – sottolinea Salvo Rapisarda, presidente della terza municipalità, Borgo–Sanzio – sono presenti principalmente negli orari di apertura e chiusura delle scuole, nelle vie principali, ma sono assenti nella maggior parte delle strade come per esempio via Caronda alta, dove la doppia e tripla fila è ormai consuetudine".
"L’illegalità – conclude – è una grave piaga del quartiere poiché non esiste nessun controllo nei confronti dei numerosissimi abusivi, che hanno costretto numerosi regolari a chiudere le proprie attività".
 

 

CATANIA – Non nasconde le grandi difficoltà che comporta controllare un territorio come quello cittadino, l’assessore Pesce, che riconosce come sia compito arduo controllare una realtà delicata con appena la metà degli uomini che servirebbero in una città come quella etnea (attualmente l’organico della Polizia municipale è composto da circa 480 vigili, ma solo un quarto di essi presidiano ogni giorno le strade). Ma sottolinea anche i grandi sforzi compiuti dall’amministrazione per aumentare il controllo di ogni zona della città, svuotare gli uffici e potenziare le attività su strada.
“Le municipalità – afferma – sono presidiate, per quanto possibile. Per esempio, a Nesima abbiamo uomini che controllano regolarmente l’accesso all’Ospedale Garibaldi. Abbiamo una pattuglia fissa, con due uomini, a San Giovanni Galermo, per il controllo della viabilità e il contrasto all’abusivismo, cosa che a breve istituiremo anche nella IX municipalità".
"Proprio per il controllo delle circoscrizioni più periferiche – aggiunge l’assessore alla Polizia municipale – avevamo attivato, prima di sospenderla per le festività agatine, una pattuglia con il compito di girare per i vari quartieri con compiti mirati, per esempio riguardo al randagismo o alla presenza di discariche”.
L’intenzione dell’amministrazione, comunque, stando a quanto riferito dal suo rappresentante, è quella di aumentare le unità destinate al controllo dei quartieri, in particolare di quelli periferici.
“Tra qualche giorno – ha concluso – avremo altri 13 vigili e 7 ausiliari, che cercheremo di indirizzare al controllo del territorio. Sicuramente non rimarranno chiusi negli uffici”.